Egitto, vescovo di Giza contro Fratelli: “Forza terroristica”
17 Agosto 2013
di redazione
Secondo il vescovo di Giza, monsignor Antonious Aziz Mina, sarebbero almeno 30 le chiese cattoliche, copte, ortodosse e protestanti che sono state incendiate o attaccate in Egitto. Come pure atti di violenza sono stati rivolti contro scuole, negozi e case abitate da cristiani. Secondo il vescovo Azin Mina, "i Fratelli Musulmani hanno governato per un anno facendo vedere il peggio di quello che hanno da esprimere". Sempre secondo il vescovo, l’incidenza della fratellanza sul totale degli egiziani sarebbe meno forte di quello che si dice. "Gli appartenenti al gruppo non sono più di 700 mila". I Fratelli, prosegue il vescovo, seguono solo "il proprio interesse", non hanno "esperienza politica", la loro unica forza è quella "terroristica". Ma perchè i Fratelli attaccano le chiese? "Pensano che, in questo modo, i cristiani entreranno in conflitto con il governo e con l’esercito e pensano dunque di seminare il disordine in tutto il Paese".