Electrolux. Sacconi (Ncd) e Sonego (Pd): Patti certi e sostenibili
12 Febbraio 2014
di redazione
"Il negoziato con Electrolux ci appare ancora in salita nonostante le ambigue aperture del management aziendale. Noi ribadiamo la necessità di ottenere dal gruppo svedese e dal suo azionariato di riferimento un robusto ‘Patto con l’Italia’ attraverso il quale impegnare la società ad una rinnovata visione del proprio posizionamento nel mercato, con conseguenti investimenti nei prodotti e nei processi. Nessun incentivo potrebbe compensare la mancanza di idee del management. Solo in questo contesto peraltro il sindacato italiano potrebbe essere ragionevolmente disponibile a condividere oggi le maggiori efficienze necessarie se si aprisse la prospettiva della condivisione domani di adeguati risultati in termini di occupazione e salario. In assenza di un credibile piano industriale e del Patto che ne dovrebbe conseguire non sono immaginabili intese minimali e si accentuerebbero inevitabilmente le contestazioni sociali con ricadute negative sugli andamenti produttivi e sulla stessa immagine dei prodotti nel mercato italiano". Lo affermano in una nota i senatori Maurizio Sacconi, capogruppo al Senato del Nuovo Centrodestra, e Lodovico Sonego, parlamentare del Pd.