
Elezioni a Roma, Raggi batterebbe tutti

02 Aprile 2016
di redazione
Nello scorso mese di febbraio aveva destato molta sorpresa la dichiarazione della senatrice Taverna secondo la quale a Roma ci sarebbe stato un complotto per far vincere il Movimento 5 Stelle. I risultati del sondaggio odierno, realizzato presso un campione rappresentativo di elettori romani, sembrerebbero confermare il presagio dell’esponente pentastellata.
A tre mesi dalle elezioni sono stati testati notorietà e gradimento dei diversi candidati che potrebbero contendersi la poltrona di sindaco e gli orientamenti di voto. Come sempre si ricorda che si tratta di una fotografia istantanea che ritrae gli attuali rapporti di forza tra i contendenti e non la prefigurazione dell’esito finale delle elezioni. Inoltre va sottolineato che le interviste si sono concluse prima dell’annuncio della mancata candidatura del sindaco uscente Ignazio Marino che, viceversa, compare nel sondaggio.
Per tutti i candidati il saldo è negativo: per Storace (-53%), Marino (-51%), Bertolaso (-42%), Fassina(-37%) e Razzi (-36%). Solo per Virginia Raggi la percentuale è davvero positiva (27%). La segue Giachetti con il 22,5%, la Meloni con il 20% e Bertolaso e Marchini con il 12% e il 6,5%.
D’altra parte le vicende politiche recenti e le dinamiche che hanno portato alle diverse candidature hanno accentuato le tensioni all’interno degli elettorati delle aree politiche.
Nel caso di ballottaggio tra il candidato del Pd e uno di centrodestra, Giachetti prevarrebbe su Bertolaso (52,9% a 47,1%) ma risulterebbe sconfitto da Giorgia Meloni (46,3% a 53,7%). Infine, nella remotissima ipotesi di un ballottaggio tra esponenti di centrodestra, Meloni si affermerebbe con un largo vantaggio su Bertolaso (63,3% a 36,7%).
Quanto all’orientamento di voto per i partiti il Movimento 5 Stelle capeggia la graduatoria con il 29,8% delle preferenze, in crescita rispetto a tutte le consultazioni precedenti. A seguire il Pd con il 24,8%, in forte calo rispetto alle Europee (quando ottenne il 43,1%) e in calo più contenuto rispetto alle precedenti comunali (26,3%%, quando però la lista Marino ottenne il 7,4%). A seguire Fratelli d’Italia (11,8%), che raddoppia il consenso rispetto alle precedenti comunali (5,8%) e scavalca Forza Italia che si attesta a 11%. A sinistra Sel (3,6%) e Si (2,6%) ottengono lo stesso risultato di Sel alle europee (6,2%). Quindi, Lega Nord (3,6%, in crescita) e Lista Marchini (3,4%).
Nessuno sembra convincere la maggioranza dei romani della possibilità di un cambiamento. E, d’altra parte, con il commissario Tronca sono emerse altre vicende che hanno indignato molti romani, dagli appalti pubblici alla vicenda delle case comunali date in affitto a canoni bassissimi, talora nemmeno riscossi. Il dato veramente certo è che mettere mano all’amministrazione di Roma è un compito difficile e ingrato.