Elezioni Francia. L’ intellettuale conservatore: “E’ un problema di metodo”
22 Marzo 2010
di redazione
Nicolas Baverez, economista e storico, fra i primi intellettuali francesi a salutare con favore il programma del presidente Nicolas Sarkozy, è oggi fra i più preoccupati e delusi. "La sconfitta elettorale— sostiene— è la conseguenza di un metodo sbagliato e della rinuncia a riformare con scelte incisive. Sarkozy non viene punito dagli elettori perché ha osato cambiare la Francia, ma perché non ha fatto abbastanza. Il progetto riformatore si è perso per strada, pur con diverse attenuanti".
Secondo l’intellettuale non è stata la strategia di Sarkozy ad aver portato l’Ump al disastro elettorale, bensì lo stile del presidente: "In questi mesi – ha detto Baverez – ha confuso le priorità, che dovevano andare agli investimenti e alla riduzione del peso dello Stato, e ha perso il consenso dei cittadini che lo avevano eletto su un programma di riforme profonde del sistema-Paese. Sarkozy – ha continuato – sembra tentato da un patto con i sindacati per arginare la crisi sociale, con il rischio di riconsegnare la Francia al socialismo statalista e al partito ecologista, tutto a discapito della crescita".
Secondo lo storico i francesi contestano a Sarkozy il suo iperattivismo ed egocentrismo, l’eccessiva concentrazione del potere e delle decisioni, creando una frattura fra governo, ministri, cittadini e parti sociali.