Elogio degli ‘eroi per un giorno’, straordinari atleti senza copertina

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Elogio degli ‘eroi per un giorno’, straordinari atleti senza copertina

01 Agosto 2012

Stiamo tutti, chi più chi meno, seguendo i giochi di Londra ricordandoci di essere italiani e facendo il tifo per i nostri atleti. Ma ancora una volta, anche in questi casi assistiamo a comportamenti dei media che lasciano perplessi.

Proprio oggi i giornali sono inondati dai commenti sulla magra figura della nostra migliore (ex?) nuotatrice carica di medaglie e di record importanti. E’ andata male e lo abbiamo visto in vasca: filava molto meno velocemente delle sue avversarie e si è visto. Però da giorni su di lei, e sul suo fidanzato, si è letto di tutto: siamo stati informati delle performances erotiche che i due sviluppano e prevedevano di continuare a Londra, in preparazione si presume, delle gare. Lui ci ha anche informati sulle sue potenzialità e sul numero di preservativi che avrebbe “potuto” consumare in questi giorni; a parte la frustrazione umana di essere cosciente di non potere mai raggiungere vette simili mi sono posto il problema che, forse, se ne avessero consumati di meno, quale che fosse il numero, i risultati in piscina sarebbero stati migliori. Non è dato sapere se le varie vincitrici delle gare abbiano adottato un analogo metodo di allenamento psicologico. Quello che è certo che loro hanno primeggiato mentre la nostra no.

Finisce qui? Nemmeno per sogno, già schiere di sociologi e psicologi stanno analizzando il caso sui giornali e ci accompagneranno per giorni sul tema. Ma qualcuno si è mai posto la semplice domanda? A chi frega tutto questo, attività sessuale inclusa? Queste persone sono pagate, e ritengo non poco, per vincere e dare lustro al Paese. Punto.

Mentre però ci occupiamo di questi mammiferi di lusso, coccolati e osannati, piccoli trafiletti o, al più, un articolo in prima pagina per un giorno, ci riportano delle vittorie e delle medaglie, ori inclusi, negli sport poveri, che non fanno notizia ma che ci mantengono in una posizione dignitosa nel medagliere olimpico.

Tiro all’arco, carabina, canoa, judo, scherma sino ad oggi. Qui primeggiamo rispettati da tutti e misconosciuti in patria naturalmente. Nella scherma femminile abbiamo addirittura umiliato le altre nazioni arrivando nei primi tre posti del fioretto: stupendo risultato che rinnova e migliora la grande storia della scherma italiana, seconda a nessuno da sempre.

In tutti questi casi non si è sentito parlare di attività sessuali né di consumo di preservativi, ma soltanto di sofferenza, di sforzo, di continuità e serietà: e i risultati si sono visti. Al ritorno a Roma è certo che gli atleti saranno ricevuti dalle più alte cariche dello Stato che si complimenteranno con loro: foto, abbracci e forse il titolo di cavaliere per i migliori ma, ne sono certo, ancora una volta domande sullo stato mentale e di forma dei nostri mammiferi di lusso. Gli altri, eroi per un giorno al più, riscompariranno nell’oblio delle cose dovute, che si ottengono senza capricci ma con il sudore del lavoro: temi e persone non interessanti per la vorace stampa da cortile nostrana.

Chissà quando e se mai diventeremo un paese normale.