“Eluana non deve morire”: incontro per rilanciare battaglia contro l’eutanasia

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

“Eluana non deve morire”: incontro per rilanciare battaglia contro l’eutanasia

08 Febbraio 2019

“Eluana: dieci anni dopo, la battaglia continua…”. A dieci anni esatti dalla morte di Eluana Englaro, il dibattito sul fine vita è più attuale che mai. Per questo la fondazione Magna Carta, la fondazione Italia Protagonista e il centro studi Rosario Livatino hanno promosso un incontro “per ricordare la grande battaglia per la vita di Eluana e rilanciare, a dieci anni di distanza, le ragioni e le prospettive di un impegno pubblico contro l’eutanasia in Italia”.

L’occasione è la presentazione di un libro di Eugenia Roccella dal titolo “Eluana non deve morire – La politica e il caso Englaro”, in uscita per le edizioni Rubbettino. Insieme all’autrice interverranno Maurizio Gasparri, presidente di ‘Italia Protagonista’, Alfredo Mantovano, vicepresidente del ‘centro studi Livatino’, e Gaetano Quagliariello, presidente di ‘Magna Carta’, moderati da Barbara Romano del Tg2. L’appuntamento è per martedì 12 febbraio, alle ore 17:30, presso la Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato, in piazza della Minerva. “La battaglia per la vita e contro l’eutanasia è oggi attuale più che mai – spiegano i promotori dell’iniziativa -. Dieci anni fa fu condotta fino in fondo e senza timore di mettersi in gioco. Oggi la situazione è ancora più grave, anche a causa di scelte legislative scellerate che nel frattempo sono maturate e di quelle nuove che si preannunciano, e richiede un nuovo atto di coraggio. Ricordare Eluana – concludono – significa mettersi in gioco ancora una volta”.