A cinque anni dalla morte di Eluana Englaro, Maurizio Sacconi, l’allora ministro che tentò di fermarne l’eutanasia, afferma oggi che "dobbiamo sempre ricordarne l’ingiusta morte per sentenza creativa del magistrato al fine di tenere vivo nella coscienza collettiva il valore della vita in ogni suo momento, contro ogni tentativo di introdurre il suicidio assistito o la negazione del diritto dei disabili ai bisogni vitali".