Emergenza neve in Molise, polemiche sui soccorsi
07 Febbraio 2012
Se le polemiche sul piano antineve hanno travolto a Roma Comune e Protezione civile, in Molise le critiche sulla gestione dell’emergenza non hanno risparmiato nemmeno l’Esercito. “Pochi i mezzi e gli uomini impiegati”, lamentato i cittadini ormai esasperati da cinque giorni di neve e ghiaccio che hanno ricoperto quasi tutta la regione.
A Conca Casale, piccolo centro della provincia di Isernia rimasto isolato dalla neve, gli abitanti hanno atteso tre giorni l’arrivo dei soccorsi. Quando finalmente sono giunti sul posto con un fuoristrada dell’esercito e uno spalaneve della Provincia, entrambi i mezzi sono rimasti senza carburante e alla fine gli stessi soccorritori hanno dovuto chiedere aiuto agli abitanti già in grave difficoltà. Per fortuna, non tutte le operazioni di soccorso hanno avuto l’esito di quella di Conca Casale.
Quando le attività di aiuto sono ben pianificate, i risultati arrivano e così ieri è stato possibile salvare anche due vite. Si tratta di due allevatori tratti in salvo da un elicottero della polizia arrivato da Pescara e da una motoslitta guidata dal soccorso alpino. Sono comunque più di cento al giorno gli interventi di emergenza messi in campo da vigili del fuoco, forze dell’ordine e volontari. Il sindaco di Scapoli (Isernia), Renato Sparacino, è vivo per miracolo dopo che un enorme blocco di neve è crollato ieri su un ufficio comunale, sfondando il tetto. È riuscito ad uscire dal locale giusto in tempo, prima che la struttura gli crollasse addosso. Sono proprio i sindaci dei comuni più piccoli e quelli di montagna a dare l’esempio di efficienza nell’affrontare l’emergenza neve di questi giorni, mentre le strade di Campobasso e Isernia restano ancora coperte da ghiaccio e cumuli di neve. Il sindaco di Vastogirardi Davide Apollonio, centro di montagna della provincia di Isernia, ha sottolineato come la sua “comunità si è unita per affrontare le difficoltà di questi giorni, pulendo le strade del paese e provvedendo ad aiutare gli anziani in difficoltà”. Anche a Roccamandolfi, sempre in provincia di Isernia, tutte le strade comunali e di collegamento con le statali sono state ripulite dagli abitanti del posto, mentre i giovani si sono dedicati ad aiutare gli anziani rimasti isolati in casa causa della neve.
Per dare un’idea della situazione di emergenza in Molise, basti immaginare le lunghe strade ghiacciate che siamo abituati a vedere in tv quando si parla della Russia. Quelle stesse immagini sono molto simili alla realtà di questi giorni in regione, dove parecchi comuni scontano i disagi di una nevicata che ormai tutti definiscono “storica”, molto simile a quella famosa del ‘56. In alcune località montane la neve ha superato i due metri, mentre nei due capoluoghi di provincia, Campobasso e Isernia, ha raggiunto i 50 cm. Certo, per gli albergatori della zona è una vera e propria manna, visto che la stagione, cominciata un po’ in sordina a Campitello Matese (Campobasso), principale località sciistica della regione, durerà a questo punto molto a lungo.
Ma al di là dell’aspetto turistico, col maltempo non si scherza. Sale infatti il bilancio delle vittime. Ieri si è registrato un altro decesso in provincia di Isernia: il terzo dall’inizio dell’emergenza. Un’anziana di 86 anni è stata trovata morta nelle neve a Bagnoli del Trigno, comune a circa 20 chilometri dal capoluogo di provincia. La donna era uscita di casa per dare da mangiare agli animali, ma è stata colta da malore. Il cuore non ha retto alle basse temperature. Un’altra vittima poi a Campomarino, sulla costa adriatica. E, anche oggi, scuole e uffici pubblici chiusi in tutto il Molise.