Enel chiama Telecom per la rete
08 Aprile 2016
Ieri il piano dell’Enel per la rete a banda ultralarga è stato presentato, come una ennesima pozione magica, dal premier Matteo Renzi. L’ad di Enel, Francesco Starace, ha ripetuto quello che già si sapeva: a cablatura porterà a banda ultralarga 7,5 milioni fra abitazioni e aziende localizzate in 224 città. Ad aprire le danze sarà Perugia, dove i primi abbonamenti saranno disponibili entro maggio. Ma a procedere con gli abbonamenti, se riusciranno a convincere gli utenti a passare alla banda ultralarga più costosa dell’Adsl, saranno Wind e Vodafone che con la società elettrica hanno siglato intese commerciali per accendere la fibra «spenta» che passerà nelle canaline elettriche.
Per il momento pare che il costo sarà allineato alle tariffe esistenti. Oltre a Perugia anche Catania, Cagliari, Bari e Venezia saranno toccate dalla rete Enel. Una cinquina che sarà seguita in autunno da un’altra. Ossia Firenze, Genova, Napoli, Palermo e Padova, per poi procedere con una roadmap che coinvolgerà subito dopo altre 40 città e via fino alle 224. E Starace ha puntualizzato: «Si tratta delle città dove siamo presenti con la nostra rete elettrica. Partiremo con la selezione dopo l’estatev. Abbiamo ricevuto parecchie manifestazioni d’interesse, ma è presto per una decisione». E ha persino sottolineato che «sarebbe fantastico che ci fosse anche Telecom, che, fra l’altro, è stato il primo operatore con cui avevamo aperto il dialogo».
Enel va dritta anche sul progetto di una newco a più azionisti. Il bersaglio più interessante sarebbe però Telecom Italia. A proposito di Telecom e dell’eventuale concorrenza fra le reti, si dice non ci sarà nessuno sovrapposizione né competizione. Soddisfatti gli ad di Vodafone e Wind che vedono in Enel un’alternativa alla rete Telecom. Il progetto, a quanto è dato di capire, non è però alternativo ma complementare. Nelle città nominate infatti Telecom è già abbondantemente presente. E c’è anche Fastweb che entro il 2016 raggiungerà 7,5 milioni di famiglie e imprese con le due tecnologie Fttc e Ftth (il 30% circa della popolazione). Quanto a Telecom, ha già raggiunto oltre il 42% delle abitazioni, ossia mille comuni con l’obiettivo di arrivare a fine 2018, all’84% delle abitazioni.
Ad ogni modo, l’unico dato certo, oggi, è che l’Italia, nella classifica, dei paesi europei quanto alla banda larga, è l’ultima con percentuali risibili.