Eni: Scaroni lancia la sfida a Gaz de France

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Eni: Scaroni lancia la sfida a Gaz de France

02 Luglio 2007

L’Eni vuol diventare “lo sfidante numero uno” di Gaz de France in Francia, dopo l’acquisto di Altergaz. Lo dice l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, in un’intervista al quotidiano francese Les Echos. 

“Questo – aggiunge Scaroni – non ci impedisce di tendere la mano a GdF come agli altri gruppi europei dell’energia per adottare un approccio comune con i paesi produttori”.  

Dalle colonne del giornale, Scaroni rilancia la proposta di costituire una rete energetica europea anche per quanto riguarda i trasporti e la distribuzione nel settore del gas. “L’Europa – afferma – avrebbe tutto da guadagnare se parlasse con una voce sola. In particolare nel settore del gas un approccio comune mi sembra essenziale per negoziare meglio coi paesi produttori. A differenza dei progetti della commissione europea, che puntano alla divisione delle reti di trasporto e di distribuzione, io mi batto per la costituzione di una rete di gasdotti a livello continentale. Ciò presuppone l’avvicinamento della nostra rete dei trasporti Snam Rete Gaz con quella di Gaz de France, della tedesca E.On, della belga Fluxys, filiale di Suez e degli austriaci di OMV”. “Questa idea – aggiune – comincia a farsi strada”.

“Un’alleanza di questo tipo – dice ancora Scaroni – ha un senso. Molto piu’ di una fusione tra reti di trasporto elettrico e del gas, come alcuni vogliono in Italia”.

Su Saipem, Scaroni fa sapere che l’Eni non intende cedere la sua quota. “La situazione attuale – dice – ci soddisfa pienamente. Saipem fa parte della nostra famiglia, ma resta gestita in modo indipendente”.

Infine sul progetto Kashgan in Kazakhstan, Scaroni precisa che “l’avviamento di questo enorme progetto e’ prevista per il terzo trimestre del 2010, anche se a mio avviso la data importa poco. Sia che il debutto sia nel 2010 o nel 2011, l’importante e’ fare bene le cose, non mettere in pericolo questo formidabile giacimento, assumendo dei rischi sul piano umano, tecnico, o ambientale. Kashgan e’ un progetto molto difficile, certamente a causa del clima, ma anche perche’ si tratta di un giacimento in acque profonde, nel Mar Caspio e con un petrolio pieno di zolfo”.