Epifani, Congresso 8 dicembre. “Pd non è partito delle tasse”

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Epifani, Congresso 8 dicembre. “Pd non è partito delle tasse”

20 Settembre 2013

"Troverei fortemente sbagliato che dopo aver tolto l’Imu si vada ad aumentare un punto dell’Iva che va ad incidere sui ceti popolari", lo ha detto il segretario Epifani alla Assemblea del Pd, aggiungendo "non si può far passare il Pd per il partito delle tasse". Epifani ha anche preso tempo sulla data del Congresso, proponendo l’8 dicembre, più lontana del 24 novembre proposto dai renziani, ma più vicina rispetto al 15 dicembre proposta dai bersaniani. "Da statuto spetta al presidente fissare la data: ho parlato con i due vice-presidenti e propongo, a nome loro, di fissare la data dello svolgimento finale del congresso per l’8 dicembre", ha detto Epifani. Sempre secono il segretario, "il voto in Giunta e anche il resto del percorso" sulla decadenza di Berlusconi dimostreranno la coerenza del Pd. "Siamo stanchi, irritati, per questo esasperato uso di una vicenda personale. Non se ne può più". E ancora. "l’ipoteca posta da Berlusconi è chiara: non più un governo di pacificazione, ma un governo che deve avere un contenuto e un programma di parte, che sarebbe quella del centrodestra". E quindi: "dobbiamo fare ogni sforzo anche se difficile per mettere i problemi reali al centro del lavoro del governo e del Parlamento". Il timore espresso da Epigani è che a prevalere siano le capacità di comunicatore di Berlusconi, "Il Pd non è il partito delle tasse. Siamo il partito del fisco giusto ed equo di chi non vuole più condoni, difensori del principio che chi più ha più paga chi meno ha meno paga". Domani l’Assemblea dovrebbe votare le regole del Congresso, ma non sarebbe una novità se nel partito si aprissero nuove e non inattese spaccature.