Equitalia non chiude, cambia solo nome. Farsa su “lotteria scontrini”

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Equitalia non chiude, cambia solo nome. Farsa su “lotteria scontrini”

24 Ottobre 2016

La promessa di chiudere Equitalia fatta da Renzi continua a far discutere. Sul Corriere della Sera di oggi si parla del “rebus” sulle regole del nuovo ente che dovrebbe sostituire la agenzia di riscossione. Ma c’è incertezza anche sui contratti dei dipendenti, con il governo che si affanna dire, “chiariremo”.

“Ritengo doveroso tranquillizzare i dipendenti di Equitalia,” dice il viceministro della economia, Zanetti. “Sono da sempre al centro di attacchi vergognosi da parte di forze politiche irresponsabili ed è normale che vivano certi passaggi con apprensione. Noi sappiamo perfettamente che i primi ad essere contenti di una riforma della riscossione in senso meno vessatorio rende felice anzitutto chi, come loro, deve applicare le regole che Governo e Parlamento decidono”.

Per Zanetti “le norme sono chiare: il passaggio nel nuovo ente pubblico economico sarà per tutti senza soluzione di continuità e nel mantenimento delle posizioni giuridiche e contrattuali. Se sarà opportuno migliorare il testo su questo punto per renderlo ancora più chiaro, lo faremo insieme al Parlamento, ma tengo a ribadire che è un punto fermo e so di dire qualcosa che è condivisa da tutto il Governo”.

Di diverso avviso il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli: “Ma Renzi pensa che i cittadini siano solo dei fessi da prendere in giro con promesse, falsi slogan e tutto il peggior repertorio dell’imbonitore? Via Equitalia? Peccato che le cartelle emesse restano e poi lo stesso viceministro Zanetti conferma che strutture e personale resteranno immutate. E allora cosa cambia? Semplice, a cambiare sarà solo il nome dell’agenzia di riscossione. Questa la verità”.

“E poi,” prosegue Calderoli, “già che ci siamo, ci vogliono spiegare che senso ha l’annunciata pagliacciata della lotteria degli scontrini? Lotteria dove, tra l’altro, non sanno neppure cosa mettere in palio, come ha spiegato il sottosegretario Casero. Ma possibile che sappiano solo fare giochini da prestigiatore? Per fortuna il 4 dicembre si avvicina e tra sei settimane di questa gente non sentiremo più parlare”.