Erba. Per Azouz e Castagna volano le cifre sul risarcimento danni
19 Novembre 2008
Un risarcimento "teorico" di oltre 2,6 milioni di euro. E’ quanto Roberto Tropenscovino, legale di Azouz Marzouk, chiede per il suo assistito che nella strage di Erba ha perso la moglie Raffaella Castagna e il figlio Youssef di soli 2 anni.
Nell’aula del Tribunale di Como dove è in corso il processo l’avvocato ha quantificato i danni morali e patrimoniali subiti dal suo assistito ma soprattutto ha sottolineato l’innocenza del tunisino. "Anche un uomo che ha violato la legge – ha affermato Tropenscovino – ha diritto al dolore, quello di Azouz non è minore, nè diverso da quello di un qualunque padre a cui hanno ucciso un figlio e di un marito a cui hanno ucciso la moglie". E ha aggiunto: "Il dolore prescinde dalla razza, dalla religione, dal credo politico e dal colore della pelle. Chi non ha questa umanità è moralmente uguale a chi ha ucciso il figlio e la moglie di Azouz".
Il legale ha rielencato le prove "dirette, molteplici e sovrabbondanti" in mano all’accusa, quell’"odio represso da anni" che avrebbe armato la mano di Olindo Romano e Rosa Bazzi. Ha respinto l’ipotesi di qualsiasi pista alternativa come quella di una vendetta nei confronti di Azouz. Spiega il legale che considerare un’altra tesi "sarebbe una vera assurdità logica, un inutile esercizio di stile". Per Tropenscovino "non c’è pena adeguata, neanche l’ergastolo basta per così tanto male e così tanto dolore".
D’altra parte, l’avvocato Francesco Tagliabue, difensore di Carlo Castagna, ha chiesto un risarcimento simbolico di 1 euro. E ha aggiunto che "l’unica forma di risarcimento sarebbe che gli imputati smettessero di mentire". E ha concluso dirigendosi a Olindo Romano e Rosa Bazzi: "Se qualcuno vi ha fatto balenare la possibilità di un’assoluzione, se vi ha ingannati, ve ne accorgerete presto".