Esercito europeo sì, ma senza palle

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Esercito europeo sì, ma senza palle

17 Dicembre 2007

L’Europa della difesa non esiste e le difese europee sono quasi tutte piuttosto esanimi. Così la notizia della creazione del primo nucleo di “esercito europeo”, seppure ancora in chiave regionale, aveva suscitato una certa attenzione.

Parliamo della nascita del “Nordic battle group”, una battaglione che integra forze armate di Svezia, Norvegia, Finlandia e Estonia su mandato dell’Unione Europea.

Era stato scelto un simbolo araldico appropriato: un leone rampante bianco in campo azzurro. Il fatto che brandisse una spada con una zampa e un ramoscello d’ulivo nell’altra aveva messo d’accordo anche i più sensibili alle esigenze del dialogo e della pace.

Tutto a posto dunque, fino a quando le soldatesse svedesi si sono accorte che il leone esibiva niente meno che il suo intero bagaglio virile. Così, in nome della parità di genere e hanno ottenuto la castrazione grafica della povera bestia.

Rush Limbaugh, il noto commentatore radiofonico americano ha ironizzato sull’accaduto chiedendosi come mai le brave soldatesse non avessero preteso che al leone fosse disegnato anche un bel paio di tette.

Ma il commento più diffuso sui blog americani è stato positivo: il simbolo dell’esercito europeo non poteva che essere senza palle.

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