Espulso dall’accademia, il “Disegno Intelligente” trionfa al cinema e sul web
01 Marzo 2009
L’Università del Vermont è solo l’ultima delle istituzioni accademiche ad aver cancellato un dibattito con Ben Stein – lo sceneggiatore e interprete di Expelled: No intelligence allowed (“Espulsi. L’intelligenze è proibita”), il docu-film uscito nel 2008 nelle sale americane.
Girato con uno stile aggressivo che ha fatto guadagnare a Stein il soprannome di “Michael Moore di destra”, il film segna la rivincita del Discovery Institute, il network di Seattle che ha propagato con astuzia, coraggio (e tanti finanziamenti), la teoria dell’Intelligent Design (letteralmente il "Progetto intelligente") nelle scuole e nei campus americani.
Cos’è il Disegno Intelligente? L’idea che il mondo non può essere nato per caso vista la sua perfezione, e che quindi esiste un progettista, un “grande orologiaio” impegnato nella creazione dell’universo, del sistema solare, della Terra, dell’uomo, della scimmia e via dicendo. L’orologiaio ovviamente è Dio e questo video spiega bene il senso della teoria.
Se siete degli scienziati, magari scettici atei o agnostici, lasciate perdere. La visione del film di Stein è sconsigliata a tutti quelli che considerano il darwinismo l’unica spiegazione sull’origine e lo sviluppo della vita umana. I fautori del Disegno Intelligente però non mettono in discussione la teoria darwiniana della concatenazione delle specie, né quella della trasformazione delle specie stesse per discendenza comune; concordano sul fatto che la Terra abbia qualche miliardo di anni e non qualche migliaio come insegna la Bibbia.
Stein, che viene dalla politica, è un grande provocatore. Senza puntare direttamente il dito contro Darwin se la prende con i suoi successori. Sostiene che sia in atto una congiura impegnata a delegittimare e stigmatizzare qualsiasi teoria alternativa all’evoluzionismo. Una tesi forte e non del tutto assurda se pensiamo alla struttura delle rivoluzioni scientifiche, e cioè l’enorme difficoltà che i nuovi paradigmi scientifici incontrano quando devono sostituire quelli vecchi. Il darwinismo? Un monolite vecchio due secoli.
Il punto debole del film di Stein se mai è un altro: il regista sconfina molto presto in un complottismo più orwelliano che popperiano. Ogni aspetto malvagio del mondo – dal comunismo al nazismo, passando per l’Olocausto – viene imputata al povero Darwin. Troppo per la Anti Defamation League che ha preso le distanze da quest’uso disinvolto delle camere a gas. Il National Center for Science Education, invece, ha messo in rete un sito, Expelled Exposed, dove le tesi di Stein vengono smontate una per una.
Se fosse davvero in atto un complotto neodarwinista non staremmo qui a parlare del film di Stein. Se lo facciamo è perché il suo film ha avuto un successo straordinario, che ha saputo sfruttare l’onda lunga del “Codice da Vinci”.
Ma non c’è bisogno di ricorrere alla teoria della cospirazione. Il consenso intorno al Disegno Intelligente può essere spiegato molto più facilmente. Siamo negli Usa, un Paese in cui soltanto il 40 per cento della popolazione crede che l’uomo discenda dalle scimmie (la fonte è l’autorevole rivista “Science” nel 2006). Un numero sempre più alto di insegnanti di scienze e biologia chiede di poter insegnare l’Intelligent Design accanto alle teorie di Darwin. Le idee del Discovery Institute sono apprezzate da tantissimi americani. Ecco perché un vecchio leone del partito repubblicano come Rick Santorum e una giovane promessa come il senatore Bobby Jindal hanno chiesto di trasformare il neocreazionismo in una materia di studio.
Forse l’ora di scienze non è la più adatta e sarebbe meglio quella di religione. Ma in ogni caso, fino a quando il mondo scientifico avrà questo atteggiamento difensivo verso le teorie alternative al darwinismo, a soffrirne sarà la libertà d’insegnamento. Che si parli di scienza o di religione, il metodo educativo migliore resta sempre quello di fornire agli studenti un ventaglio di prove diverse e vedere come se la cavano a falsificarle. Qualcuno si convincerà che il “grande orologiaio” è una chimera, qualcun’altro si divertirà a cercare i lati oscuri dell’evoluzionismo. Tutti eserciteranno il loro potere di critica.
Un giovane disoccupato laureato in Fisica ci ha provato, prendendo alla lettera il manifesto del Discovery Institute sulla libertà d’insegnamento. Il laureato ha diffuso un divertente comunicato sul web: d’ora in poi – dice – accanto al darwinismo e al Disegno Intelligente dovrà essere insegnata anche una terza teoria. Il Pastafarianesimo. Ispirata al rastafari giamaicano, anche il pastafarianesimo pensa che ci sia un creatore dell’universo. Un grande polpo volante che al posto degli occhi ha due polpette. Più libertà d’insegnamento di così si muore. Dal ridere.