Etihad con Alitalia andrà fino in fondo
20 Aprile 2014
E’ una settimana decisiva per James Hogan, l’ad di Etihad pronto a conquistare i cieli europei grazie alla operazione Alitalia. E’ vero, i conti della nostra compagnia di bandiera non sono proprio il massimo, Alitalia viene fuori da un periodo difficile e i sindacati preparano barricate contro i piani di ristrutturazione. Ma la trattativa iniziata ufficialmente lo scorso 19 dicembre tra Etihad, Alitalia e il governo italiano, per quanto rallentata, potrebbe chiudersi con l’investimento della compagnia di bandiera di Abu Dhabi nella nostra: la risposta di Alitalia e’ partita per gli Emirati, dopo le richieste fatte alla nostra compagnia, e il ministro dei trasporti, Maurizio Lupi, conferma la volontà di voler andare "fino in fondo" nella trattativa, pur sottolineando che a dialogare sono le due aziende private. Per Hogan, chiudere su Alitalia significherebbe completare quel puzzle che dalla Germania, alla Svizzera, alla Serbia, ha permesso alla compagnia degli sceicchi del Golfo di penetrare il Europa: Alitalia e’ il boccone più prelibato, per il valore del brand, nonostante tutto, per le licenze open-Skyes, perché possiede già un hub. L’aviazione civile a suo tempo ha segnato il decollo industriale e finanziario della petrocrazia del Golfo, gli Uae, che da allora sempre di più hanno saputo diversificare l’economia incentrata sul petrolio in turismo e altri asset strategici. Oggi, obiettivo e’ conquistare i cieli globali.