Euribor. 3 mesi scende all’1,943%, nuovo minimo storico
13 Febbraio 2009
di redazione
Tensioni ancora in calo sull’interbancario: l’Euribor a tre mesi, riferimento che le banche utilizzano per basare le proprie politiche nei mutui ipotecari, è stato fissato stamani all’1,943% (1,959% nella vigilia), che corrisponde al livello più basso della storia di questo tasso.
L’inizio della serie di questo tipo di rilevazione risale ai primi anni Novanta, mentre per il precedente minimo storico bisogna risalire di cinque anni (marzo 2004). Il movimento dei tassi sul mercato monetario, secondo gli analisti, si è acuito negli ultimi giorni e riflette soprattutto due fenomeni alquanto straordinari fino a poche settimane fa: un eccesso di cash sul mercato monetario e l’attesa di nuovi tagli dei tassi di interesse da parte della Bce.
Aspettative che, a causa dei più recenti deludenti dati macro pubblicati nell’Eurozona (oggi è stata la volta del tonfo superiore al previsto del Pil nel quarto trimestre), sono sensibilmente accresciute. Il mercato sta infatti già scontando un ulteriore taglio da parte dell’Eurotower dopo quello deciso il 15 gennaio scorso: le attese sono per una riduzione di altro mezzo punto percentuale che porterebbe il ‘repò al nuovo minimo storico dell’1,5%.
Intanto, oggi, nella stessa direzione si sono mossi gli altri saggi del mercato monetario: l’Euribor a un mese è stato fissato all’1,63% (1,647%), ancora più sotto dunque al 2% di riferimento della Bce, e quello a sei mesi al 2,025% (2,036%). Anche per quest’ultimo si tratta del livello più basso degli ultimi cinque anni.