Euro 2016, “Benvenuti in Francia”: scioperi, scontri e immondizia
10 Giugno 2016
“Benvenuti in Francia”, sarà la cantilena della cerimonia di apertura degli Europei di calcio 2016. La competizione inizierà proprio allo stadio di Saint-Denis, davanti al quale, la sera del 13 novembre, si sono fatti esplodere tre kamikaze dello Stato islamico.
Il benvenuto che la Francia offrirà, però, stona un po’ dispetto all’inno preparato da David Guetta. L’immagine che il Paese offre di sé al mondo, in questi giorni, è terribile. Nonostante gli appelli alla responsabilità del presidente Hollande, del premier Valls e di molti ministri, poco è cambiato. Basta fare un giro tra il 5° e 6° arrondissement di Parigi per imbattersi in cumuli di spazzatura, che a volte non viene ritirata da giorni. Sacchetti di rifiuti, cestini zeppi, bidoni pieni, puzza e topi. Davanti al Café de Flore, a Saint-Germain-des-Près. Accanto ai dehors di Place de la Contrescarpe. Di fronte al Panthéon.
Il Comune ha assicurato che nei prossimi giorni la situazione migliorerà. Hanno voluto fare ricorso alla buona volontà delle aziende private che già sono incaricate della raccolta dei rifiuti in metà dei quartieri della città (dove infatti non ci sono problemi), sostituendosi ai dipendenti della municipalizzata Syctom.
Ma intanto la situazione è davvero problematica. E i dubbi che possa realmente normalizzarsi sono forti. Qualcosa di più di un conflitto sindacale, è una resa dei conti, sinistra vs sinistra. I sindacati più radicali contro la gauche al potere che ha “tradito” programmi e aspettative.
Il governo ha ceduto con i ferrovieri su molti punti ma loro non cessano la protesta, che tra l’altro non riguarda la contestata Loi Travail ma l’applicazione di una direttiva europea, così come i piloti Air France si ribellano contro il piano di ristrutturazione.
Per questi Europei di calcio ne vedremo delle belle, in tutti i sensi.