Europee. Arriva il sì della Camera alla soglia di sbarramento del 4%
03 Febbraio 2009
di redazione
L’Aula della Camera ha approvato la riforma della legge elettorale per le Europee. I sì sono stati 517, i contrari 22, gli astenuti 2. A favore Pdl, Pd, Lega, Idv e Udc, contrari Mpa e Liberaldemocratici, Repubblicani e Radicali. Il testo, che ora passa al Senato, introduce di una soglia di sbarramento per le liste al 4% mantenendo le preferenze.
Sono state immediate le reazioni del mondo politico. "Lo sbarramento non viene introdotto per far sparire qualcuno ma per farlo aggregare. Speriamo che questo avvenga per la sinistra, con cui governiamo in molti enti locali. Essa ha bisogno di unirsi non di dividersi". E’ quanto ha affermato Dario Franceschini ricordando che, dal 1994, per la prima volta centrodestra e centrosinistra approvano una riforma istituzionale in modo condiviso.
"Oggi stiamo facendo una piccola cosa – ha affermato il numero due del Pd- ma comportandoci da Paese civile", dato che per molti anni "abbiamo pagato la debolezza di un delegazione frammentata e ininfluente nel Parlamento europeo che ci condanna alla derisione e alla marginalità", come mostra il fatto che l’Italia non abbia mai espresso il presidente delle Assise di Strasburgo.