Europee. Berlusconi: “Il voto toglierà la spazzatura dalla politica”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Europee. Berlusconi: “Il voto toglierà la spazzatura dalla politica”

31 Maggio 2009

"Gli italiani sono molto più avveduti di certi politici e di certi giornali, e quindi sanno distinguere la realtà dalle calunnie e la politica dalla spazzatura. Io di spazzatura mi sono già occupato con successo togliendola dalle strade di Napoli. Sono sicuro che gli italiani con il voto la spazzeranno via dal dibattito politico". Sono queste le dure parole rilasciate dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno.

Nel pomeriggio il premier sarà a Bari per un tour elettorale. Per il capo del governo, il voto non risentirà delle polemiche sulle sue vicende personali. "Il vero obiettivo di queste elezioni è l’Europa", prosegue Berlusconi, cioè "mandare finalmente a Bruxelles e Strasburgo persone che sappiano difendere gli interessi dell’Italia", puntando a far diventare il Popolo della Libertà "il primo gruppo all’interno della grande famiglia del Partito Popolare Europeo". "Se riusciremo in questo intento – aggiunge – potremo anche ottenere la presidenza del Parlamento per il nostro Mario Mauro, che ne è stato per molti anni vice presidente".

Il premier parla anche della riforma delle pensioni e afferma  che "non è attualmente all’ordine del giorno, anche se non vuol dire che la questione prima o poi non debba porsi, ma adesso non è certo il momento adatto". "La riforma delle pensioni – spiega – non può essere uno strumento per far cassa. È una materia che deve essere affrontata con calma, perchè estremamente delicata. E comunque senza toccare alcun diritto acquisito dai nostri pensionati".

Berlusconi poi insiste sul tema delle riforme, a partire dal Parlamento. "Volerlo riformare – dice il Cavaliere – renderlo più agile, più efficiente, vuol dire rafforzarlo nel suo ruolo vero e non solo formale. Ne uscirà un Parlamento più forte, non più debole, come affermano in totale malafede i nostri avversari. Naturalmente – conclude – a un Parlamento più forte deve corrispondere un presidente del Consiglio rafforzato nei suoi compiti e nei suoi poteri".