Europee, in Ungheria avanza l’estrema destra
07 Giugno 2009
di redazione
Con l’8% dei voti, secondo i primi dati, il partito di estrema destra nazionalista Jobbik (Migliori) è diventato la terza forza politica in Ungheria, e manderà due deputati al futuro Parlamento europeo. È la grande novità delle europee 2009 in Ungheria, anche se ampiamente anticipata dai sondaggi.
«Sulla scena politica interna è apparsa una nuova forza, saremo protagonisti anche nella politica interna», annuncia la capolista Krisztina Morvai, 46 anni, giurista, moglie di un noto personaggio televisivo e madre di tre bambini.
Dello stesso avviso anche il leader Gabor Vona (31): «La nazione ungherese avrà finalmente una rappresentanza autentica a Bruxelles», ha detto stasera. Jobbik ha un programma decisamente nazionalista, antieuropeo, antiglobalizzazione. Conquista consensi soprattutto fra i giovani, ma il suo messaggio razzista, antisemita e nazionalista convince anche i più anziani.
Vona ha fondato due anni fa la famigerata Guardia Ungherese, un’organizzazione paramilitare con uniformi simili a quelle dei Crocefrecciati (i nazisti ungheresi del 1944), che ha dichiarato guerra alla «criminalità tzigana» con marce intimidatorie nei comuni rom. La mano della Guardia è sospettata dietro a una serie di attentati ad opera di ignoti contro rom in Ungheria con un bilancio di sette morti e molte case incendiate. Questi i punti essenziali del programma di Jobbik: fare ordine ristabilendo la gendarmeria (corpo armato esistente prima della seconda guerra) per combattere la criminalità; mandare in galera Ferenc Gyurcsany, l’ex premier socialista e i suoi ministri; far pagare le tasse a multinazionali e banche; cacciare dal Paese il capitale straniero; vietare l’acquisto di terreni agli stranieri (consentito dall’Ue).