Eurozona, Dijsselbloem: non siamo pronti per allentare politiche di bilancio

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Eurozona, Dijsselbloem: non siamo pronti per allentare politiche di bilancio

29 Novembre 2016

Il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, in audizione davanti alla commissione affari economici dell’Europarlamento, ha dichiarato: “In nome della credibilità congiunta, dobbiamo essere coerenti tra quello che facciamo e quello che diciamo”, dove le regole del Patto di stabilità andrebbero contro quello che la Commissione Ue consiglia sulla posizione fiscale. Per questo “è importante che gli stati membri rispettino quel che è stato concordato sul raggiungimento dell’equilibrio strutturale”.

Il presidente dell’Eurogruppo ha gelato la “svolta”, così, della Commissione europea a favore di una supermanovra di bilancio espansiva da 50 miliardi. È stato questo il senso delle sue dichiarazioni. E con tutta probabilità questo è solo un assaggio della discussione che avranno i ministri finanziari lunedì prossimo a Bruxelles.

Secondo Dijsselbloem “è importante che siano rispettati gli impegni per raggiungere l’equilibrio di bilancio in termini strutturali”. Per il presidente dell’Eurogruppo primo dovere della Commissione è “far rispettare il patto di stabilità” e fra questo compito e la proposta di una «svolta» espansiva può esserci “qualche tensione”.

E Dijsselbloem ha volutamente ricordato che all’Eurogruppo non c’è solo un ministro, bensì ce ne sono 19. In polemica diretta con il commissario agli affari economici Pierre Moscovici che, presentando la proposta di un’azione espansiva pari allo 0,5% del pil nella zona euro, si era lasciato scappare che la Commissione sta agendo come un “ministro” della zona euro.

L’indice di fiducia economica nella zona euro (ESI, Economic Sentiment Indicator) è salito a novembre, rispetto ad ottobre, da 106,4 a 106,5 punti. Si tratta del più alto livello dal dicembre del 2015. Gli economisti avevano previsto un aumento a 106,8 punti. Percentuali non così notevoli o positive.