Eutanasia, Bagnasco: “Mai smettere di difendere la vita”

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Eutanasia, Bagnasco: “Mai smettere di difendere la vita”

26 Settembre 2007

“Il valore della vita
va difeso sempre e comunque e anche in una situazione di limite e vissuta nella
sofferenza la persona va accompagnata e non abbandonata”. È quanto ha affermato
oggi il monsignor Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale
italiana.

Il presidente della Cei si trova a Lourdes con quindicimila
fedeli, tra cui molte persone malate. Proprio prendendo spunto da questo i
giornalisti gli hanno domandato se la presenza a Lourdes di numerosi malati
fosse in qualche modo un messaggio a chi avanza proposte di leggi
sull’eutanasia o sul testamento biologico. Bagnasco ha risposto che: “È questa
la provocazione più grande, dobbiamo prenderci in carica gli uni gli altri
perché tutti abbiamo bisogno di tutti, sempre e comunque”.

Per questo motivo, ha aggiunto il presidente della Cei, la “nostra
cultura deve fare un salto non a parole ma nel segno della concretezza. È più
facile parlare della sofferenza che viverla tutti i giorni”.

Monsignor Bagnasco ha poi confessato di aver vissuto questa
esperienza di sofferenza sulla propria pelle, assistendo la propria madre inferma
per dieci anni, sulla sedia a rotelle. “Dieci anni fanno presto a passare ma
sono anche lunghi – ha detto – ma sono stati vissuti nell’accompagnamento,
nella presenza, nell’affetto e questo ha fatto sì che questi dieci anni sono
stati di grandissima gioia e una grandissima scuola umana e cristiana che non
incontrerò più nella mia vita”.

Sul tema generale del senso dell’etica che sta vivendo il
nostro Paese, il presidente Cei si è detto preoccupato: “Non possiamo non
constatare la fatica di una dimensione etica fortemente fondata da alti ideali.
L’etica per l’etica è difficile che resista all’urto dell’utile, all’urto della
convenienza, del comodo, del piacere immediato – ha ammonito ancora il presule
– certamente oggi vediamo una fatica etica forse perché manca il fondamento
spirituale che viene a sfilacciarsi”.