Eutanasia, in arrivo mozione Cossiga – Schifani – Quagliariello

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Eutanasia, in arrivo mozione Cossiga – Schifani – Quagliariello

31 Ottobre 2007

In tema di eutanasia e testamento biologico è in arrivo una mozione di Francesco Cossiga, Renato Schifani e Gaetano Quagliariello.

L’atto parlamentare trae spunto dalla sentenza emessa dalla Cassazione il 16 ottobre. Tale decisione della Suprema Corte, in particolare, qualifica come ” trattamento sanitario “, suscettibile di dare luogo ad ” accanimento “, l’idratazione e l’alimentazione artificiali, giungendo ad escludere che, in presenza di alcune circostanze che possano far supporre una volontà in tal senso del paziente, l’interruzione dell’idratazione e dell’alimentazione possano essere qualificate come eutanasia e come tale essere ritenuta atto illecito penalmente rilevante.

Nella medesima sentenza si afferma inoltre che una pregressa manifestazione di volontà del paziente di sottrarsi all’alimentazione artificiale, giustifica che egli, divenuto incapace di intendere e di volere, sia privato di tale aiuto. E addirittura che il giudice può ricavare una implicita volontà del paziente “dalla sua personalità, dal suo stile di vita e dai suoi convincimenti, dal suo modo di concepire, prima di cadere in stato di incoscienza, l’idea stessa di dignità della persona”.

La mozione dell’ex capo dello Stato e dei due senatori di Forza Italia, quindi, nell’esprimere la più viva preoccupazione di fronte ad atti del potere giudiziario che si pongano sostanzialmente in conflitto con i fondamentali principi della separazione dei poteri e si configurano come lesivi delle prerogative costituzionali del Parlamento, invita il Governo ad assumere le iniziative che riterrà opportune per scongiurare che nel concreto esercizio della funzione giurisdizionale possano essere adottati atti che assumano carattere materialmente legislativo.

“Si tratta – afferma il capogruppo azzurro a Palazzo Madama Schifani – di una mozione aperta alla sottoscrizione di chiunque in Senato ne condivida i contenuti e lo spirito, e questo al di là dell’appartenenza politica. Non è un problema di vincoli di schieramento, ma di valori. Proprio per questo attenderemo qualche giorno prima di depositare la mozione, per consentire l’apposizione della firma da parte di chi lo volesse”.