ExoMars, ancora nessun segnale. Forse problema di comunicazione
19 Ottobre 2016
Il lander Schiaparelli della missione europea ExoMars continua a essere silenzioso: la sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa, che ha sorvolato l’area in cui dovrebbe trovarsi il veicolo “ha cercato di comunicare con il lander, ma non ha registrato niente”, ha detto all’ANSA Paolo Ferri, direttore delle operazioni di volo dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Non c’e’ quindi al momento alcuna conferma che il lander della missione ExoMars sia attivo sul suolo di Marte.
Non tutto e’ perduto, comunque, perche’ durante la ricezione a Terra dei dati della sonda Mro c’è stato un problema di comunicazione. Non e’ chiaro, quindi, se il silenzio sia dovuto proprio a questo oppure a un problema del lander Schiaparelli. La risposta potrà arrivare soltanto intorno alle 22,30 italiane, in seguito a un secondo passaggio di Mro sull’area in cui dovrebbe trovarsi.
Di ExoMars, si era perduto il segnale un minuto prima che il veicolo della missione ExoMars toccasse il suolo marziano. Le speranze di ristabilire le comunicazioni non sono comunque perdute. Lo ha detto il direttore delle operazioni di volo dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Paolo Ferri.
Il segnale della discesa di Schiaparelli era stato ricevuto correttamente dal radiotelescopio Gmrt che si trova in India, a Pune, “ma si è interrotto verso la fine. Rispetto ai tempi previsti, questo è accaduto nella fase finale, quando mancava un po’ meno di un minuto al momento dell’arrivo sul suolo”, è stato riferito da Ferri.
Tuttavia le speranze non sono perdute. “Siamo delusi e preoccupati, ma le notizie che abbiamo finora – ha rilevato Ferri – non vogliono dire nulla ancora sull’esito dell’atterraggio: potrebbe essere successo di tutto”. Le ipotesi sul tappeto sono le più diverse. La peggiore, ha detto il responsabile delle operazioni di volo dell’Esa, Paolo Ferri, è il mancato funzionamento dei retrorazzi: in questo caso il veicolo avrebbe avuto un impatto violento sul suolo marziano. L’ipotesi ottimistica è invece che nelle ultime fasi dell’arrivo su Marte Schiaparelli abbia avuto un problema nel cambio di antenna, che era previsto dalla missione.
“Nella notte lavoreremo all’analisi dei dati dell’orbiter Tgo, che saranno più dettagliati di quelli arrivati dal radiotelescopio di Pune e dalla sonda Mars Express. Sono stati registrati durate la discesa di Schiaparelli e contengono tantissimi parametri acquisiti in tempo reale che potranno dirci molto di più. Siamo molto fiduciosi che riusciremo a capire che cosa sia successo”.
EXoMars, il costo dell’intera missione si aggira intorno a un miliardo e mezzo di euro. L’Italia partecipa al 35% della spesa totale, dunque un apporto davvero consistente. Va ricordato che la missione ExoMars non finisce qui. Innanzitutto va detto che si tratta di un progetto di esplorazione robotica dell’Esa in collaborazione con la Roscomos, l’Agenzia Spaziale Russa. Dopo la prima fase di Schiaparelli e Tgo, la missione prevede l’invio di un rover nel 2020.
Numerose e ipertecnologiche le strumentazioni che Schiaparelli ha trasportato sul pianeta rosso un pacchetto scientifico (diversi strumenti sono made in Italy) che registrerà la velocità del vento, l’umidità , la pressione e la temperatura sul luogo di atterraggio, ed otterrà inoltre le prime misurazioni dei campi elettrici della superficie di Marte che potrebbero fornire un’indizio di come le tempeste di sabbia vengono scatenate.
E di conseguenza di come potrebbe essere affrontate da pionieri terrestri e dalle loro attrezzature. In questa avventura, che vede coinvolte circa 1.500 persone a livello Europeo nel programma ExoMars con oltre 600 in Leonardo e 134 aziende di Paesi partner dell’Esa coinvolte e coordinate da Thales Alenia Space, è l’Italia hi-tech ad approdare sul Pianeta Rosso. Attraverso la partecipata Thales Alenia Space, il colosso aerospaziale italiano Leonardo ha la leadership di entrambe le missioni ExoMars del 2016 e del 2020.