F1. Vettel sogna la Ferrari: “Un giorno guiderò la Rossa”

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F1. Vettel sogna la Ferrari: “Un giorno guiderò la Rossa”

28 Novembre 2010

"Guidare la Ferrari è un sogno, è un mio obiettivo. Lo stesso vale per la Mercedes, un marchio mitico". Sebastian Vettel ha appena vinto il Mondiale di Formula 1 al volante della Red Bull. Il 23enne pilota di Heppenheim, però, un giorno vorrebbe accomodarsi al volante delle monoposto più nobili del circus.

"La Ferrari può essere paragonata al Real Madrid", dice Vettel, alla Bild am Sonntag, collegando Formula 1 e calcio. "Adesso però sono felice alla Red Bull, ho ancora 2 anni di contratto e abbiamo grandi progetti. Nella prossima stagione vogliamo difendere il titolo, già questo sarà abbastanza impegnativo e complicato", aggiunge.

Nelle ultime due settimane, dopo il trionfo ad Abu Dhabi, Vettel non ha avuto un attimo di pausa. Feste, celebrazioni, interviste a raffica. I complimenti più graditi sono stati quelli inviati "dal nostro cancelliere". Vettel ha ricevuto un messaggio di Angela Merkel. "Non so veramente quanto sia interessata alla Formula 1, ma le sue parole erano molto sincere e gradevoli. Sembrava veramente che avesse seguito l’intera stagione", dice l’iridato con orgoglio.

Con il titolo in bacheca, Vettel può fare affari d’oro anche fuori dalla pista. Il fuoriclasse, però, non ha intenzione di trasformarsi in un uomo-sandwich per rimpinguare ulteriormente il conto in banca. "Un marchio deve calzarmi alla perfezione. Questa è la cosa importante più di un contratto che possa riempirmi le tasche. Se firmassi ogni accordo, il prossimo anno non avrei più tempo da dedicare alla mia priorità: il risultato sportivo. Questo è l’unico motivo per cui sono in Formula 1", afferma.

"Adesso il mio obiettivo non è accumulare denaro. Non spendo i soldi in maniera insensata: non ho bisogno di uno yacht solo perché sono diventato campione del mondo". E un jet privato? "Al momento non è un argomento. Il lusso non mi interessa, mi interessa il tempo".

Insomma, se l’agenda dovesse riempirsi del tutto, in futuro se ne potrà riparlare. Per ora, il successo non modificherà le abitudini: "Spendo i soldi per buoni film e per i dvd". Dal barbiere, invece, si va un paio di volte l’anno e pazienza se la ‘zazzera’ cresce in maniera ribelle.

"Conosco gente che va dal parrucchiere ogni 2-3 settimane: io non ho tutto questo tempo a disposizione". In bagno, la mattina, si va di corsa: il pit-stop completo dura "5-10 minuti. E sono pronto. Ovviamente mi guardo allo specchio per vedere se è tutto ok". Ha visto e rivisto le foto dei suoi festeggiamenti ad Abu Dhabi: qualcosa non è andato per il verso giusto. "Ero sul podio e piangevo. Ovviamente era un momento emozionante, ma rivedere una foto in cui si piange… Non dovrebbe capitare".