Fabrizi: “Da CNSU critiche per Schettino a Sapienza, Università recuperi la rotta”
06 Agosto 2014
di redazione
"Da studentessa e da rappresentante ho sempre ritenuto che l’Università fosse un luogo di formazione e crescita, dove oltre alla fase di apprendimento venissero trasmessi anche punti di riferimento etici e morali. Dopo la notizia dell’intervento di Schettino in un’aula universitaria, tale certezza ha iniziato a vacillare enormente". Così Diana Fabrizi, capogruppo SpL-AU in Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, commenta la notizia della lezione sulla gestione del panico tenuta dal Capitano Schettino presso un’aula dell’Università Sapienza di Roma nell’ambito del master in Scienze criminologiche.
"Questo è l’ennesimo cattivo esempio proposto dall’Università italiana, dove troppo spesso si predilige una passerella di personaggi ‘dubbi’ dal punto di vista giuridico e morale e che quindi non possono né devono permettersi di dare lezioni", continua nella nota Diana Fabrizi. "Il Ministro Giannini e il Rettore Frati hanno fatto bene ad indignarsi per tale iniziativa, ma per le prossime volte sarebbe bene che il Rettorato e l’Amministrazione ne fossero a conoscenza e bloccassero preventivamente simili interventi, così come auspichiamo che il professore promotore dell’evento si scusi in primis con le famiglie delle vittime e con l’intera comunità accademica".
"Non intendiamo dare giudizi di merito né di legittimità, ma gli studenti dei corsi universitari (o, come in questo caso, dei master) hanno il diritto di ricevere una formazione degna di tale nome e di avere come riferimento uomini e donne coraggiosi: l’Università italiana deve recuperare la rotta tracciando la giusta direzione, che sicuramente non può essere indicata da personaggi come Schettino", conclude la Fabrizi.