Falce e motori, Bush torna alla carica contro il dirigista Obama
19 Giugno 2009
Può far sorridere che Obama venga definito un “socialista” in una Paese come gli Stati Uniti, dove socialismo e comunismo sono sempre state ideologie minoritarie, prima di sparire praticamente del tutto dallo spettro politico.
Ieri però il presidente Bush è tornato alla carica da Erie, Pennsylvania, dove – parlando a una platea di imprenditori e industriali – si è scagliato contro i piani del suo successore in materia di nuove regole finanziarie e riforma della sanità, accusandolo, tra le righe, di seguire una politica che – se non vogliamo chiamarla socialista – possiamo tranquillamente definire dirigista.
L’obiettivo polemico di Bush è soprattutto la gestione obamiana del salvataggio di General Motors. L’amministrazione Obama è intervenuta in maniera decisa per salvare il colosso dell’auto (“Ciò che è buono per GM è buono per il Paese”), sta praticamente scegliendo il nuovo management del gruppo, ha messo bocca sui modelli delle auto (meno Suv più macchine “verdi”), giocando pericolosamente con una domanda che potrebbe rivelarsi inferiore a quella prevista nelle stanze del potere di Washington. A questo punto sarà interessante vedere come reagirà il Congresso a questa intromissione della Casa Bianca nell’economia del Paese.
Si è detto che il mega-salvataggio di GM era necessario perché la storica industria dell’auto era “troppo grande per fallire” e una bancarotta sarebbe stata “impensabile”. Eppure la capitalizzazione del gruppo, all’inizio della settimana scorsa, era di 375 milioni di dollari, qualcosa in più di Pizza Kitchen.
Su Internet si vendono delle irresistibili magliette rosse con la scritta GM dove la G ha la forma di una falce e martello e in cui si annuncia una “nuova rivoluzione amerikana” col “k”, in cui lo stato assumerà definitivamente il controllo dell’economia. Un’esagerazione, forse, una provocazione, sicuramente, ma abbastanza da spianare la strada al bellicoso ritorno di Bush.
L’ex presidente è stato molto chiaro parlando agli imprenditori: “Potete spendere il vostro denaro molto meglio di come farebbe lo stato. Il governo non crea ricchezza. Il principale ruolo di un governo è di creare un ambiente dove le persone possano assumersi dei rischi per espandere l’occupazione negli Usa”. Se guardiamo agli ultimi sondaggi – che pure continuano a registrare una forte popolarità di Obama – va detto anche che programmi come quello per il salvataggio di GM non convincono fino in fondo gli americani.