Fame nel mondo. In 29 Paesi situazione allarmante
26 Ottobre 2009
di redazione
Sono ancora 29 i Paesi che tutt’oggi vivono situazioni di fame preoccupanti o estremamente allarmanti, in cui la crisi economica, la stretta finanziaria e il continuo innalzamento dei prezzi hanno aggravato ulteriormente la già precaria sicurezza alimentare. Lo anticipano gli organizzatori della presentazione, che si terrà a novembre a Roma, dell’Indice globale della fame (The 2009 Global Hunger Index) realizzato dall’ International Food Policy Research Institute (Ifpri) di Washington, l’Ong tedesca Welthungerhilfe e l’Ong irlandese Concern Worldwide.
L’Indice, che misura la fame globale combinando tre diversi indicatori, ovvero la percentuale di bambini malnutriti, il tasso di mortalità infantile e la percentuale di popolazione che non ha accesso ad una quantità adeguata di calorie, mette in evidenza come la riduzione della fame globale stia procedendo a ritmi lentissimi.
Nonostante i progressi registrati dal 1990, alcune regioni continuano a registrare preoccupanti livelli di malnutrizione. Nell’Asia Meridionale così come nell’Africa Sub-sahariana i progressi sono stati marginali, e i recenti eventi hanno alzato il numero di persone denutrite nel mondo. La flessione globale, con tagli nei salari, disoccupazione, drastiche riduzioni delle rimesse e degli aiuti di donatori, e stata sentita maggiormente da coloro che già soffrivano di malnutrizione e precarie condizioni economiche.