Family Day / Unioni Civili, Quagliariello: Logica del “ma anche” danneggia i più deboli

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Family Day / Unioni Civili, Quagliariello: Logica del “ma anche” danneggia i più deboli

21 Giugno 2015

"Ieri a piazza San Giovanni c’era un popolo che non ha dalla sua né il glamour del politicamente corretto né la potenza di fuoco del grande sistema mediatico. Un popolo che ha alzato pacificamente la voce per farsi ascoltare e in Parlamento troverà molti di noi pronti a rappresentarne le istanze". Lo dichiara Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Ncd. "Non pretendiamo – prosegue – che tutti condividano piazza San Giovanni, ma chiediamo che tutti la rispettino e compiano lo sforzo di ascoltarla. Ciò significa non fare finta di niente e non limitarsi alla logica del ‘ma anche’. Nessuno vuole comprimere i diritti individuali di ogni persona indipendentemente dalla natura del suo rapporto di convivenza. Siamo anzi prontissimi a estendere questi diritti, purché lo si faccia nella chiarezza e senza ipocrisie. Dire ‘ma anche’ significa sostenere che si possano estendere a dismisura i diritti di tutti senza che questo finisca per ledere i diritti di alcuni e in particolare dei più deboli, come i bambini e le donne vittima della mercificazione del loro corpo. Dire ‘ma anche’ porterebbe ad affermare che unioni civili e matrimonio pari sono, e dunque ciò che vale per il secondo deve valere anche per le prime. Passa da qui – conclude Quagliariello – l’invalicabile linea di confine dalla quale non arretreremo".