Farage evasore, Di Maio garantista
14 Giugno 2014
di redazione
Si apprende dalla stampa che il leader inglese dell’Ukip, Nigel Farage, fresco di alleanza con i 5 Stelle che lo hanno votato miglior partner a Bruxelles, sarebbe nei guai con la giustizia proprio per un must pentastellato: i finanziamenti ai partiti. Si tratterebbe di 200 mila sterline di donazioni che Farage avrebbe ricevuto per il suo partito in oltre un decennio, senza dichiararle. BBC e Times ci vanno a nozze, spiegando che Farage rischia una multa salata piuttosto che un anno di galera. Una storia certo ancora da verificare sul mulino nei pressi di Brighton donato da un sostenitore locale dell’Ukip per farne un ufficio. Farage ha fatto sapere di aver regolarmente registrato la donazione a Bruxelles. Parlando ai media inglesi Farage ha anche detto che sui rimborsi non c’è da giustificarsi perché in Gb sono forfettari, ma i watchdog lo accusano aver speso più del dichiarato. Il grillino nonché vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ha commentato che "si tratta di notizie di stampa che stanno emergendo in queste ore e vanno accertate". Un moderatismo garantista che ci voleva Farage per farlo scoprire a M5S.