“Fatti più in là” dice la Merkel a Sarkò mentre fanno marito e moglie in Europa
09 Febbraio 2012
Sarkozy corteggiava la Bruni. Gli chiesero cosa ci fosse tra i due. Rispose “C’est du serieux", “è una cosa seria”. Anche questo suo invaghimento per Angela Merkel “c’est du serieux”. Si incontrano a ripetizione, stanno mano sulla mano, si baciano, si presentano assieme non davanti al prete, ma davanti agli schermi Tv. E i rispettivi consorti non sembrano gelosi. Perché mai?
Dietro all’amore Merkozy ci sono ormai evidenti interessi di botteghe nazionali e non sentimenti …
La Merkel vuole che la Germania, il Paese più ricco d’Europa, controlli totalmente e senza troppe trattative, la “gestione” comunitaria dell’Unione. Già ha nella sua area Paesi satelliti come l’Olanda o l’Austria, ma anche regioni economiche ricche, come le belghe Fiandre. Avere la Francia dalla sua parte significa bloccare in sostanza l’Unione Europea sulle proprie regole. Che in pratica sono: politica monetaria deflazionistica. BCE, ufficio di registro dell’Euro, senza alcuna possibilità di gestione politica (niente direttorio politico).
Le aree povere della UE saranno tirate su da quelle ricche, nei tempi e nei modi da queste ultime stabilite. Quando le aree sono Stati, come è la Grecia, prima si danno soldi a tassi speculativi, con le proprie Banche, poi si trasformano questi soldi in proprietà e, a garanzia, si briga per mettere Governi graditi e infine in un eventuale fallimento, si continua a brigare: per comprarsi l’intero Stato. Le politiche dello Stato sociale vengono limitate il più possibile. Si cerca infine di arrivare anche ad ottenere in Europa un sistema fiscale “compatto”, di gradimento tedesco.
Angela Merkel politicamente era data persa nei sondaggi. Personalmente tuttavia sta fortemente recuperando perché le attribuiscono il merito di evitare l’uscita della Germania dall’Euro (come sarebbe stato nella logica delle cose monetarie), giocando la carta di un “neo-imperialismo” economico tedesco nell’area.
Sarkozy si presta ad apparire il cameriere della sua partner tedesca. Ha tra poco le elezioni e vuol dire ai francesi che la Francia è al timone dell’Europa; che l’asse franco-tedesco non intacca in niente i principi nazionalistici del Paese; che con la Germania, gli stessi poteri forti della finanza internazionale vengono ridimensionati; e che in ogni modo solo l’Euro può competere e vincere sulle altre monete che “dirigono” il mondo. Quindi tanto vale stare dentro all’Euro, con la Germania dominante, è vero, ma con l’asse franco-tedesco, in plancia di comando, capace di condizionare l’intera area europea. Sakozy conta di presentare questo quadro rassicurante ai francesi, sostenendo di essere l’unico presidente possibile per una stabilità futura del Paese, della Nazione “republicaine” e della stessa sopravvivenza dell’ Unione europea.
E la Merkel intende ovviamente dargli una mano: si è addirittura detta pronta a stargli a fianco nella prossima campagna elettorale. Nella foga dell’ …amore, si è perfino dimenticata che il suo partner non si è ancora candidato formalmente.
La Merkel sembra assai più abile di quanto sembri: anche se Sarkozy perdesse le elezioni, sta lavorando per avere tutta una serie di accordi franco-tedeschi, che in ogni modo costringeranno il suo successore a lunghe e faticose rinegoziazioni degli impegni dalla Francia assunti.
E così la coppia Merkozy si presenta davanti a microfoni e telecamere, dà un po’ l’idea delle “sorelle Bandiera”, quelle del “fatti più in là” di arboriana memoria. Mentre la vincente Germania passa sopra a queste immagini deprimenti della “coppia spettacolo” (probabilmente non avendo neppure l’ironia, per capirla fino in fondo), in Francia non sembrano proprio gradire la goffa e umiliante politica del loro Presidente. Nei sondaggi ora tra Sarkozy, il “magiaro filo-tedesco, e Hollande, il socialista, ci sarebbero al primo turno più di otto punti di differenza a favore di quest’ultimo, che diventerebbero quasi 20 al secondo. E la Francia profonda è liberal-conservatrice o di destra, come si suol dire. E’ il suo candidato (?) che continua a fare scelte sbagliate. C’è addirittura chi rimpiange la presenza della bella Carlà, l’italienne, a suo fianco. E’ vero è costosa, ma se non altro è bella. E poi, in ogni modo, meno costosa, per la Francia, della Merkel.