FBI e NSA, Russia non ha alterato risultati in “swing states”
20 Marzo 2017
Gli hacker russi non hanno alterato i risultati elettorali negli ‘swing states’, gli stati chiave per la vittoria elettorale di Donald Trump nel novembre del 2016. E’ il concetto espresso con chiarezza dal direttore dell’Fbi James Comey e quello della Nsa Mike Rogers nel corso della loro audizione davanti alla Commissione Intelligence della Camera dei Rappresentanti.
Alla domanda del repubblicano Devin Nunes, presidente della commissione, sia Comey che Rogers hanno risposto che non ci sono prove di interferenze russe nel conteggio dei voti in Michigan, Pennsylvania, Wisconsin, Florida, North Carolina e Ohio. Per intenderci, gli stati chiave per la vittoria di Trump.
“Poiché si tratta di indagini aperte in corso, sono classificate, quindi non posso dire di più su ciò che stiamo facendo e sui comportamenti che stiamo esaminando”, ha proseguito Comey nel corso dell’audizione.