Fecondazione. Quale destino per 3500 embrioni non utilizzati?

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Fecondazione. Quale destino per 3500 embrioni non utilizzati?

14 Gennaio 2009

Un’interrogazione per ministro della Salute Maurizio Sacconi, al fine di comprendere quale futuro attenda i cosiddetti embrioni abbandonati cioè quelli prodotti in sovrannumero prima dell’entrata in vigore della legge 40 e a cui i genitori hanno rinunciato.

A depositarla i senatori Marco Perduca e Donatella Poretti (Radicali-Pd), che evidenziano il fatto che questi embrioni, "dopo un censimento realizzato dall’Istituto superiore della Sanità, dovevano essere inviati all’ospedale Maggiore di Milano perché fossero crioconservati e destinati alla ricerca".

"Oggi, a distanza di 5 anni e con un nuovo Governo Berlusconi – chiede Poretti – si sta prefigurando un nuovo destino per questi embrioni? Di sicuro c’è un decreto non applicato se non nello sperpero di denaro pubblico, e ci sono annunci del sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella di non voler tener conto del decreto in vigore, schierandosi per una soluzione alternativa come quella della possibile loro adottabilità. E la ricerca scientifica?"

Il senatrice denuncia il fatto che "la necessità della ricerca è passata in secondo piano e il decreto ha avuto applicazione solo per elargire i finanziamenti previsti: 50 mila curo ricevuti dall’Iss per realizzare il censimento di 2.527 embrioni abbandonati, e 400 mila euro a favore dell’ospedale Maggiore di Milano, con 230 mila per la creazione dell’area di criobiologia, 96 mila per spese di materiale e software e 74 mila per spese di personale".

Perduca e Poretti chiedono dunque a Sacconi "per quali motivi non viene emanato il provvedimento tecnico che definisca le modalità di trasferimento degli embrioni abbandonati presso il centro di raccolta del capoluogo lombardo", e domandano inoltre al ministro di far luce sul "materiale acquistato e il personale assunto con denaro pubblico nel rispetto e applicazione di legge dall’ospedale Maggiore di Milano".

Italia dei Valori propone un progetto di legge per permettere alle coppie infertili di adottare gli embrioni abbandonati.