Fecondazione: tra i rischi dell’eterologa il “mercato dei gameti”
09 Aprile 2014
La Corte Costituzionale dichiara incostituzionale il divieto epresso dalla Legge 40 sulla fecondazione eterologa (il divieto di ricorrere a un donatore esterno in casi di coppie con infertilità assoluta). A scorrere i titoli dei giornali sul web sembra una vittoria democratica contro un provvedimento oscurantista, l’associazione Luca Coscioni festeggia insieme alle coppie che negli ultimi anni si sono battute contro la legge. Ma è davvero una battaglia di civiltà? Che succederà adesso ai bambini nati da donatori che magari vogliono conservare l’anonimato? Avranno (i bambini) il diritto di conoscere chi sono i loro veri genitori? Fin dove si spingerà il "mercato dei gameti" e lo sfruttamento del corpo umano, delle donne più povere e giovani disposte alla compravendita? La sentenza è un primo passo che apre verso "l’utero in affitto"? Siamo davvero così reazionari a difendere la vita come la conosciamo da un relativismo etico e giuridico che stravolge l’umano e confonde la scienza con la volontà prometeica dello scientismo? Speriamo solo che il parlamento, in tutt’altre faccende affaccendato, trovi il tempo di discutere e approfondire l’accaduto, tutelando anche coloro che non possono né scegliere né difendersi.