Fed: tassi ancora invariati. Ridimensionati rischi al ribasso

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Fed: tassi ancora invariati. Ridimensionati rischi al ribasso

28 Luglio 2016

Tutto come previsto: la Federal Reserve ha mantenuto i tassi invariati nell’intervallo compreso tra 0,25-0,5%. E’ quanto emerge dal comunicato pubblicato dal Fomc, il braccio di politica monetaria della banca centrale americana, al termine di una riunione durata due giorni.

E’ la quinta volta di seguito che l’istituto guidato da Janet Yellen non ha toccato il costo del denaro, alzato per la prima volta nel dicembre 2015. Allora ci fu la prima stretta dal giugno 2006. Guardando avanti, gli analisti puntano tuttavia ad una stretta entro fine anno. Recenti sondaggi del Financial Times, raccontano che gli economisti danno la stretta entro fine anno al 50%.

Quello che la banca centrale statunitense ha voluto ribadire è il suo approccio graduale aumento dei tassi di interesse riconoscendo una diminuzione dei rischi al ribasso per l’economia. Nella nota di accompagnamento alla decisione sui tassi, la Fed ha posto l’accento sul rafforzamento del mercato del lavoro dopo la frenata di maggio, con l’economia che è continuata a crescere moderatamente.

Ieri la Banca centrale Usa ha usato toni incoraggianti per l’economia americana, che cresce a passo “moderato” con un mercato del lavoro che si è “rafforzato”. Secondo l’istituto guidato da Janet Yellen, “i rischi di breve termine all’outlook economico sono diminuiti” segno che la Brexit non preoccupa. Gli analisti restano però divisi nel determinare se la Fed abbia segnalato o meno una futura stretta a settembre. 

Intanto l’agenda macroeconomica presenta dati importanti dalla Germania: il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 6,1% a luglio rispetto al mese precedente. L‘inflazione è salita dello 0,3% mensile e dello 0,4% annuo. A luglio, inoltre, l’indice Esi della Commissione europea che misura la fiducia nell’economia di business e consumatori è aumentato di 0,2 punti portandosi a quota 104,6 punti nonostante il voto britannico a favore dell’uscita dalla Ue. Bene anche l’indice Bce – che si limita alla fiducia del business – ed è aumentato di 0,17 punti portandosi a quota +0,39 punti.