Federalismo. Calderoli: “Scoveremo i furbi della prima casa”
09 Gennaio 2011
di redazione
"Scoveremo i furbi della prima casa, faremo una stretta sull’accatastamento delle abitazioni abusive per chi non si mette in regola entro febbraio, eviteremo i vantaggi per i comuni turistici e sulla cedolare secca introdurremo dei bonus anche per chi è in affitto e per le famiglie". È il pacchetto di novità annunciato in un’intervista al Corriere della Sera dal ministro per la Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli, che da martedì incontrerà i membri della Commissione bicamerale per convincerli a votare il suo decreto sul federalismo municipale.
Calderoli dice che "non sarebbe corretto" anticipare le misure ma "posso soffermarmi – aggiunge – sui punti più delicati sui quali ho lavorato e ne approfitto per smentire tutte le cifre uscite fino a ora che immaginavano buchi di bilancio fino a 2 miliardi di euro. Esercizi di fantasia". Invece non costerà nulla? "Assolutamente no. L’aliquota della cosidetta Imu, quella che diventerà l’imposta municipale del futuro, non è comunque ancora fissata nella legge".
"Scoveremo i furbi della prima casa, quelli che in famiglia intestano più immobili, così emergerà il vero numero dei secondi alloggi che verranno tassati con aliquota da stabilire. Poi cambieremo l’imposta sui trasferimenti di proprietà che passa dal 4 al 2% per la prima casa e dal 10 all’8% per la seconda". La riduzione delle entrate, spiega il ministro per la Semplificazione, verrà compensata perché "si recuperano risorse evitando le distorsioni e le furbizie dei proprietari che finora hanno assimilato la seconda alla prima abitazione intestandola ai figli e ai parenti (…) abbiamo individuato un meccanismo che finalmente rende giustizia per impedire quella che è una forma di evasione fiscale".
"La copertura – continua Calderoli – arriverà dal meccanismo che metterà giustizia tra prime e seconde case e dall’emersione dei contratti in nero, ci saranno entrate tali da coprire qualsiasi disavanzo dovesse creare l’introduzione della cedolare secca". Conferma l’aliquota del 22-23%? "Top secret – risponde il ministro – sto lavorando a un altro schema in modo da non favorire i grandi proprietari di immobili, una specie di imposta progressiva. Aliquota diversa per i canoni concordati. Ma non posso dire di più. Comunque il vantaggio sarà non solo del proprietario ma anche dell’inquilino. E penso di inventarmi qualcosa pure per le famiglie. Con queste novità spero cadano le pregiudiziali di Baldassarri e delle opposizioni".
Nel federalismo municipale non ci saranno le misure per il quoziente familiare. "Infatti non c’è. L’Udc ha capito male: io ho detto che il quoziente familiare è dentro il decreto sulla fiscalità delle regioni e delle provincie approvato dalla conferenza unificata. Non è escluso che anche i comuni possano favorire la famiglia. Qualcosa sulla cedolare secca come ho detto prima, ma non certo sulla seconda casa".
Calderoli è convinto che, malgrado lo stretto margine di maggioranza alla Camera, il federalismo municipale passerà il vaglio parlamentare. Percentuali da uno a dieci? "Direi otto. Tutto quello che potevo fare l’ho fatto. Ho anche messo dentro una stretta per fare emergere i due milioni di case abusive: chi non la denuncia entro febbraio dovrà pagare anche la tassa di registro che andrà ai comuni a compensare i tagli della legge di stabilità".