Federalismo demaniale, tutte le reazioni
19 Maggio 2010
di redazione
La commissione Bicamerale per l’attuazione del federalismo ha approvato il parere sul decreto per il trasferimento dei beni demaniali, che domani dovrebbe approdare al Consiglio dei ministri. "Questa è una prima tappa", commenta soddisfatto Umberto Bossi che attorno al cavallo di battaglia della Lega ha raccolto l’adesione anche dell’Idv e incassato l’astensione del Pd. Contro hanno votato Api e Udc.
"Quando ci sono cose importanti e sentite dalla gente – commenta il Senatur – i partiti si schierano dalla parte della gente. Sono molto contento, oggi il federalismo è partito". Anche Silvio Berlusconi parla del provvedimento e garantisce che "il federalismo fiscale sarà lo strumento più efficace di contrasto nei confronti dell’evasione" perché, spiega il presidente del Consiglio, visto che "il contribuente non spedirà più la sua denuncia dei redditi a Roma, ma la consegnerà al comune di appartenenza, dove le sue reali condizioni di vita e di eventuale benessere saranno ben note a tutti i suoi compaesani". Quindi, scommette il Cavaliere, "sono convinto che le dichiarazioni saranno più veritiere e avremo un incremento rilevante dei redditi da sottoporre all’imposizione fiscale perchè nessuno vorrà incorrere nelle reprimende di chi conosce il suo tenore di vita e nelle sanzioni del fisco". Nel Pd, tuttavia, l’approdo all’astensione è stato travagliato: alcuni democratici erano per il sì al provvedimento, altri, come gli ex-Ppi, erano invece per il voto contrario. Spiega Beppe Fioroni: "È stato un errore astenersi. Dovevamo votare contro". Ribatte Emanuele Fiano: "Io sarei stato per un voto favorevole". Sintetizza Dario Franceschini: "L’astensione sul federalismo demaniale è un atteggiamento di assoluta responsabilità su uno dei pochi temi su cui è rimasto lo spazio per un confronto politico".
Il sostegno dell’Italia dei Valori al federalismo demaniale è stato annunciato in mattinata in una conferenza congiunta di Antonio Di Pietro e del ministro Roberto Calderoli. "Esprimo grande soddisfazione – ha detto dopo l’ok al provvedimento il leader dell’Idv – per l’approvazione del decreto sul federalismo demaniale. Come abbiamo già annunciato questa mattina, durante una conferenza stampa, l’Italia dei Valori ha contribuito attivamente alla stesura e alla modifica del testo e ribadiamo il nostro senso di responsabilità per il raggiungimento di questo risultato". Di Pietro critica la scelta del Pd: "Ci dispiace che alcuni dopo aver contribuito a costruire un buon strumento non hanno il coraggio di assumersene la responsabilità. L’Italia dei Valori non si astiene mai, perchè non è politica la politica che non decide, non sono buoni pastori quelli che non sanno indicare la strada". Quindi leader dell’Idv sottolinea l’importanza del metodo seguito, che dimostra che "la Lega e l’Italia dei Valori hanno il coraggio di confrontarsi sui temi veri" e continueranno a farlo andando "in giro sul territorio a incontrare cittadini e amministratori per spiegare loro che cosa è questa opportunità".
I Verdi bocciano le scelte dell’Idv: "L’annuncio del sì al federalismo demaniale da parte di Di Pietro – attacca Angelo Bonelli – è semplicemente vergognoso?". Quanto al voto contrario dell’Udc, spiega Gianpiero D’Alia: "Pur apprezzando lo sforzo dei relatori e del ministro Calderoli che hanno accettato alcune nostre proposte, l’Udc ha espresso un voto contrario sul federalismo demaniale perchè restano molti punti oscuri e siamo certi che con questa norma si moltiplicheranno le spese per il paese in un periodo di forte crisi finanziaria".
Il Partito democratico respinge le critiche dell’Idv per aver scelto l’astensione sul federalismo demaniale. "È un atteggiamento di assoluta responsabilità – argomenta Dario Franceschini – su uno dei pochi temi su cui è rimasto lo spazio per un confronto politico. Il federalismo, come l’assetto dello Stato, è un tema che riguarderà i prossimi anni – aggiunge il capogruppo del Pd -. Dall’inizio abbiamo scelto un atteggiamento, nella distinzione dei ruoli, aperto e di responsabilità. Tra l’altro l’astensione è arrivata dopo un profondo cambiamento nel merito del testo, che però non avrebbe giustificato un voto favorevole. Continueremo a tenere questo atteggiamento di dialogo anche sugli altri decreti attuativi".
Anche Davide Zoggia, responsabile Enti locali del Pd, difenda la decisione: "Il Pd ha lavorato per migliorare il federalismo demaniale, ma la proposta della maggioranza è assolutamente inadeguata. Il Pd, quindi, per senso di responsabilità e in linea con l’astensione alla legge delega sul federalismo votata un anno fa, si è astenuto in commissione bicamerale. Una posizione chiara e per nulla timida". Argomentazione che non convince Emanuele Fiano che era per votare sì: con l’astensione "veniamo accusati di essere nè carne nè pesce, veniamo scavalcati dall’Idv con l’accusa non di avere una posizione contraria ma di non avere una posizione – ha detto il deputato del Pd che è intervenuto su questo tema anche nel corso dell’assemblea del gruppo di oggi pomeriggio -. All’Assemblea del Pd ci dovrebbe essere, su questo tema di grande attualità, una discussione più approfondita".