Feltri e Sallusti fanno solo ammuina
17 Febbraio 2014
di Ronin
Il Giornale si accanisce contro Alfano e il Nuovo Centrodestra con gergo da caserma. Sallusti va in sollucchero dando degli "idioti" e "ignoranti" agli alfaniani, colpevoli di non aver capito la "dotta citazione nientemeno che di Stalin" (nientemeno) pronunciata dal Cavaliere. Feltri non sfigura, descrivendo la "latrina in cui Alfano recita egregiamente il ruolo di protagonista".
Sarà che i due marmittoni si sentono ringalluzziti dall’ultima intervista alla Biancofiore, convinta che Forza Italia alle elezioni prenderà, da sola, il 37 per cento. O forse i Nostri hanno problemi di collegamento con gli uffici stampa di Fi: dalla Gelmini ai "desperados" berlusconiani in Senato evocati da Carlo Rossella per il soccorso rosso a Renzi, dal Ferrara ipergiovanilista alle "sponde" di Galan, dalla "piena collaborazione" offerta da Capezzone alla "sobrietà" renziana celebrata da Minzolini, è tutto un felicitarsi con il nuovo e presunto dominus della politica italiana, senza sapere ancora che politica fiscale ha in mente o se cambierà davvero l’animo giacobino del Pd. Carta bianca.
Per cui cari marmittoni smettetela di fare ammuina: chi predica l’abbrassons-nous è Forza Italia, che però chiamandosi fuori e limitandosi a fare una "opposizione responsabile" cade pure in contraddizione. Il Nuovo Centrodestra invece vuole definire, fin nelle virgole, un serio programma di governo in continuità con l’agenda Letta: ecco perché i Vendola e i Civati si disturbano tanto. Resta l’amarezza per la derapata linguistica del Giornale, sempre più al traino di Beppe Caciara e del suo cettolaqualunquismo.