Ferrara pronto ad ospitare Luttazzi a “8 e mezzo”
10 Dicembre 2007
di redazione
Giuliano Ferrara ha invitato a “8 e mezzo” Daniele Luttazzi insieme al direttore de La 7, Antonio Campo Dell’Orto, per parlare della sospensione del programma “Decameron”.
“Quella di Luttazzi su di me era satira, su questo non ci piove. Lui non sarà Aristofane o Molier, ma era satira. Perchè allora, visto che sono sempre stato difensore della libertà di satira, ho approvato la sospensione del programma di Luttazzi, e in particolare la motivazione del comunicato e delle successive dichiarazioni di Antonio Campo dell’Orto, il dirigente libertario e frecceriano de La7 che si è sentito tradito dall’uso irresponsabile della libertà concordata anche contrattualmente tra la sua emittente ed il comico? Me lo sono spiegato così come segue, penso sia utile comunicarlo pubblicamente ai lettori o più genericamente al pubblico”, ha dichiarato Ferrara in una lettera aperta a La Repubblica.
Nel motivare la sua affermazione, Giuliano Ferrara all’interno della lettera, scrive: “Ogni discussione sulle esperienze limite, e l’esercizio crudele della satira è una di queste esperienze, è una discussione sulla libertà e sui termini del suo esercizio. Il comunicato de La7 ha fissato un limite e la società vive anche di limiti. Non ho mosso un dito quando Luttazzi ha portato in decine di teatri off off Brodway una definizione di “Giulianone””.
“Se sbiglietti in un teatro e la gente decide di venirti a vedere, lo puoi fare. Un mio amico americano dice: c’è la libertà di guidare, anche a trecento all’ora in una pista riservata ad un pubblico pagante, ma in autostrada esistono limiti. In una tv generalista, insomma, è diverso. C’è per esempio un problema di coesione commerciale”.
Ferrara, dunque, motivando ancora passo per passo la sua idea di limite, in un altro passaggio della lettera aperta al quotidiano romano scrive: “Insomma. Se il mio editore televisivo fissa nella responsabilità televisiva un limite alla libertà di satira, io sono contento, mi spiace solo che per farlo si debba ricorrere al canone secondo cui quella di Luttazzi non e’ satira, il che non è vero. Se la sospensione del programma serve a discutere, io sono contento. Se Luttazzi torna in onda su La7, io sono contento. Se lui e Campo Dell’Orto volessero venire a parlarne a “8 e mezzo” quando desiderino, sarei contento”.
“Sono contento anche -conclude Ferrara- della passione che il Manifesto, quotidiano comunista quindi tribuna satirica fin nella testata, mette nella alta trattazione culturale del caso Ferrara-Luttazzi & Cacca. Sarei anche molto contento, ancora più contento, se accettasse l’idea che si deve ridere del patriarcalismo autoritario degli islamici o imbastisse nelle sue dense pagine difese così sofisticate della libertà di satira nel caso in cui un comico di destra prendesse Rossana Rossanda, la mettesse in una latrina e la trattasse come sono stato satiricamente trattato io. Non dubito che i colleghi comunisti sarebbero inflessibilmente coerenti con i loro principi”.