Festività Pasquali. Cambiano le preferenze degli italiani

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Festività Pasquali. Cambiano le preferenze degli italiani

11 Aprile 2009

I numeri sono alti: 720 ispezioni, 150mila confezioni di prodotti dolciari e oltre 3 tonnellate di prodotti sfusi sequestrati, 400 infrazioni penali e amministrative accertate, 13 attività sottoposte a sequestro o chiusura. Si tratta del bilancio di una serie di controlli messi in campo dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, in tutt’Italia, sulla produzione e distribuzione di uova di cioccolato, colombe e altri prodotti alimentari caratteristici delle festività pasquali.

I controlli, che sono stati effettuati al fine di tutelare la salute dei consumatori, hanno contemplato tutta la catena di produzione: dagli stabilimenti di produzione ai magazzini di distribuzione all’ingrosso, fino ai supermercati, ai laboratori e ai rivenditori al dettaglio. Tutti prodotti sono stati sequestrati per irregolarità, ad esempio perché non conservati in maniera corretta, oppure non etichettati correttamente o, ancora, riportavano una data di scadenza superata o alterata.

I militari dei Nas (Nucleo Anti sofisticazione) hanno poi accertato frodi al consumatore in pasticcerie e panifici: false etichette venivano apposte sul prodotto al fine di far passare un prodotto industriale, acquistato all’ingrosso, come "produzione propria artigianale", vendendolo a un prezzo di molto superiore a quello corretto.

Molte strutture controllate sono risultate completamente abusive, mancanti sia delle autorizzazioni sanitarie che delle licenze di agibilità. L’operazione effettuata dai Nas ha anche permesso di segnalare alle autorità giudiziarie un totale di 282 persone. Di particolare rilevanza l’intervento realizzato dal reparto di Reggio Calabria che, al termine di un’ispezione, ha sequestrato 100.000 confezioni di uova di cioccolato in un laboratorio tenuto in pessime condizioni igienico sanitarie e privo delle necessarie autorizzazioni.

Per le uova legali e regolarmente nei negozi c’è invece grande scelta. "Sode per la colazione, dipinte a mano per abbellire le case e le tavole apparecchiate o consumate in ricette tradizionali o in prodotti artigianali e industriali saranno circa 400 milioni le uova ‘ruspanti’ consumate durante la settimana di Pasqua". È quanto stima la Coldiretti: "Una tradizione, quella delle uova ‘naturali’ che resiste nel tempo con piatti come ‘vovi e sparasi’ in Veneto, torta ‘pasqualina’ in Liguria, la pastiera in Campania e la ‘scarcedda’ in Basilicata".

Prosegue la coldiretti: "Complessivamente si stima che gli italiani spenderanno quasi 75 milioni di euro nell’acquisto di uova di gallina da consumare direttamente o nella preparazione di primi piatti e dolci, con un risparmio notevole rispetto alla cifra spesa per quelle dolci di cioccolato".

Si rispetta quindi la tradizione che "fa risalire l’usanza di considerare l’uovo come simbolo di rinascita e buon augurio in Occidente al 1176, quando re Luigi VII rientrò a Parigi dopo la II crociata e per festeggiarlo – ricorda la Coldiretti – il capo dell’Abbazia di St. Germain des Près gli donò metà dei prodotti delle sue terre, incluse un gran numero di uova che furono poi dipinte e distribuite al popolo".

Una usanza tramandata dai persiani che, già cinquemila anni fa, festeggiavano l’arrivo della primavera con lo scambio delle uova "portabene" contro pestilenze e carestie secondo un rito che resiste ancora ai giorni nostri. "Negli ultimi 30 anni -precisa la Coldiretti- i consumi nazionali di uova sono aumentati raggiungendo la cifra record di 13 miliardi di pezzi all’anno che significa una media di circa 218 uova a testa, quasi interamente Made in Italy".

C’è anche chi non si dovrà preoccupare di cosa portare in tavola perchè in partenza o ospite di amici. Gli Italiani in partenza sono in rispetto allo scorso anno, secondo le stime Confesercenti-Swg sono 2 milioni in più rispetto al 2008 (+4% ). La maggioranza ha deciso di andare fuori ma spendendo di meno (il 54%), mentre il 47% ridurrà la durata della vacanza. Ovviamente cala anche la spesa media che passa dai 500 euro del 2008 ai 460 di quest’anno. "Sono circa centoventimila gli italiani arrivati in agriturismo per le vacanze di Pasqua che un italiano su quattro trascorrerà nel verde delle campagne o nei parchi e riserve naturali di cui l’Italia è particolarmente ricca", indica la Coldiretti. Sono comunque ben 7,5 milioni le famiglie che hanno deciso di trascorrere le ferie pasquali fuori di casa, rispetto ai 7 milioni scarsi del 2008. Non solo: chi parte con tutta la famiglia risulta essere il 52%, seguito da un 29% che si muove in coppia ed un 22% che sceglie la comitiva di amici.

Secondo la Coldiretti: "Il successo del weekend nel verde è favorito in Italia dalla varietà dei percorsi turistici legati all’enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio e, oltre agli agriturismi, in Italia sono ‘aperti al pubblico’ per acquistare prodotti enogastronomici 60.700 frantoi, cantine, malghe e cascine", continua Coldiretti. "Il Belpaese può contare anche su 772 parchi e aree protette che coprono il 10 per cento del territorio nazionale, sulla leadership europea nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben 174 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4396 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 477 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (316 vini Doc, 41 Docg e 120 Igt)".

Luoghi preferiti per questo ponte sono alberghi e pensioni (24%) rispetto all’ospitalità degli amici e parenti (21%) e al pur sempre comodo rifugio della casa di proprietà (16%). Sempre più spesso, per godersi qualche giorno di relax, non si esita a tagliare le spese per shopping e regali: si comporterà così il 52% degli italiani.

Sul mezzo prescelto per la gita di Pasqua non c’è discussione. Trionfa l’auto (il 70%) che lascia a grande distanza l’aereo (14%) e il treno (10). Nave, pullman e camper raccolgono solo un residuale 3% a testa. Destinazioni preferite per Pasqua saranno il mare (29%), le città d’arte (22%). Ma si difendono bene anche la montagna (19%) e la campagna (16%). Non riscuotono successo le grandi metropoli (5%) e vengono bocciate le mete esotiche (1%).