FI: no a riduzione deputati che terrebbe in vita il governo
05 Ottobre 2007
di redazione
Sebbene non contraria a tagliare il numero dei deputati, Forza Italia non è disposta ad impegnarsi in una riforma delle istituzioni che richiederebbe almeno tre anni di lavori parlamentari, prolungando così la vita del governo di Romano Prodi. Lo hanno detto oggi con una nota i vertici del partito.
La nota è stata rilasciata a commento del voto di ieri in Commissione Affari Costituzionali della Camera, dove è stato approvata la norma di un ddl di riforma della Costituzione sulla riduzione dei deputati da 630 a 512, con il solo volto contrario del partito di Silvio Berlusconi.
Mentre le critiche ai costi della politica spingono la maggioranza e alcune forze di opposizione, a cominciare da Alleanza nazionale, ad accelerare i progetti per snellire le istituzioni, Forza Italia ricorda che l’obiettivo principale del centrodestra deve essere quello di far cadere il governo.
“Non siamo disponibili a prolungare la vita di questa legislatura e ci dispiace che alcuni alleati non l’abbiano capito”, ha detto il portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti, in una conferenza stampa alla Camera.
Forza Italia si dichiara favorevole ad abbassare il numero dei parlamentari, come peraltro previsto nella riforma della Costituzione, approvata sotto il governo di centrodestra, ma poi bocciata da un referendum promosso dall’Unione.
“Ora il nostro obiettivo è di far cadere il governo Prodi entro l’anno e chi ha a cuore questo obiettivo non può impegnarsi in un percorso di riforme che dura tre anni, creando un pretesto per proseguire la vita di questo esecutivo”, ha detto il capogruppo di Fi alla Camera, Elio Vito.
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.