Fiat. Conclusa la manifestazione che ha coinvolto 15mila persone
16 Maggio 2009
di redazione
Sono stati 15.000 – secondo Fim, Fiom, Uilm e Fismic – i lavoratori del gruppo Fiat in corteo a Torino. È la prima volta, nella storia del gruppo Fiat, che si svolge una manifestazione nazionale il sabato mattina a Torino. Rilevante la partecipazione dei lavoratori delle aziende dell’indotto auto in crisi: delle 2.300 fabbriche in crisi mille sono in Piemonte, molte in gravi difficoltà. Molti lavoratori sfilano in tuta blu o con la maglietta che indossano in fabbrica.
Si è conclusa, tra momenti di tensione, la manifestazione dei lavoratori del gruppo Fiat a Torino. I Cobas, saliti sul palco, hanno impedito al segretario generale della Fim, Giuseppe Farina, di concludere il suo intervento. Ci sono stati spintoni, sopra e sotto il palco, nei quali è rimasto coinvolto anche il leader della Fiom, Gianni Rinaldini, che stava per prendere la parola per l’ultimo comizio. I confederali hanno a questo punto abbandonato il Lingotto, mentre sul palco è rimasto un rappresentante dei Cobas che ha finito pochi minuti fa il suo intervento.
"I tavoli servono se si devono prendere decisioni insieme e a Marchionne non credo che servano tavoli". A dirlo il ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta, durante un incontro a Venezia, a proposito di un tavolo Fiat-governo-sindacati a cui l’ad del Gruppo di Torino si è detto disponibile. "Lui faccia bene il suo mestiere, il Governo farà bene il suo, dopo di che la Fiat è certamente un patrimonio del Paese e il Paese non ha mai detto di no alla Fiat", ha proseguito Brunetta, sottolineando che Marchionne sta lavorando bene con la Chrysler e i tede". Quanto alle preoccupazioni dei lavoratori degli stabilimenti Fiat italiani, Brunetta ha commentato: "Marchionne ha detto che non è in previsione nessuna chiusura di stabilimenti in Italia e lui è una persona seria".