Fiat, Marchionne: Chiusura Termini Imerese? Scelta irreversibile
14 Gennaio 2010
di redazione
Marchionne si sa, è un manager tosto. Quelli con cui dialogare si può, ma fino a un certo punto, perché le scelte del management non si discutono. Ieri è tornato su uno dei temi caldi del momento, Termini Imerese.
La decisione di chiudere lo stabilimento Fiat è "irreversibile", perché Termini Imerese "non è in grado di competere", ha ribadito, parlando all’Automotive World Congress a Detroit.
Marchionne ha spiegato che la Fiat è "il maggiore investitore in Italia, ma non abbiamo la responsabilità di governare il paese". A livello mondiale, ha spiegato l’Ad. di Fiat, "la nostra industria ha una capacità produttiva di 94 milioni di vetture all’anno, circa 30 milioni in più di quanto riusciamo a vendere".
Circa un terzo di questa sovracapacità si trova in Europa, "perché i costruttori europei non chiudono le fabbriche", ricordando che l’ultima volta che una fabbrica è stata chiusa in Germania "non era ancora iniziata la seconda guerra mondiale".