Fiat. Marchionne: “Non viviamo alle spalle dello Stato”
26 Marzo 2010
di redazione
La Fiat ha dato più di quanto ricevuto dallo Stato. Lo ha detto oggi l’amministratore delegato Sergio Marchionne all’assemblea degli azionisti, facendo riferimento agli investimenti che il gruppo ha effettuato nell’impianto di Termini Imerese e nella gestione della Cassa integrazione.
Su Termini, ha dichiarato che "da quando è stato costruito la Fiat ha investito 552 milioni di euro, a cui vanno aggiunti 250 milioni per progetti che non rientravano tra quelli agevolati. Per contro – ha continuato Marchionne – ha ricevuto 93 milioni di contributi a fondo perduto e 164 milioni di prestiti, interamente restituiti nei tempi previsti e con gli interessi. Si tratta di contributi – ha precisato – che lo Stato ha concesso come ha fatto per ogni altro stabilimento creato da aziende italiane e straniere nel Mezzogiorno".
Sulla Cassa integrazione Marchionne ha ricordato che i fondi usati dall’azienda per garantirla ai propri lavoratori provengono dai contributi che la stessa Fiat ha versato negli anni. "E’ bene ricordare che dal 1999 al 2008 – ha detto l’amministratore delegato – la differenza tra quanto il nostro gruppo ha versato all’Inps e quanto è stato utilizzato per il sostegno dei lavoratori è nettamente a favore dell’istituto di previdenza; tenendo conto anche del 2009, uno degli anni più pesanti, il saldo per l’Inps resta ancora largamente positivo, oltre 200 milioni di euro".