Fiat, Marchionne tra mano tesa e pugno duro. “Incontriamo Fiom”
09 Luglio 2013
di redazione
Marchionne oscilla, tra mano tesa e pugno duro, dialogo con la Fiom se sta ai patti e minaccia di stoppare gli investimenti in Italia. L’ad di Fiat ha annunciato 700 milioni di investimenti nello stabilimento di Atessa, dove viene prodotto il Ducato. "Ma senza regole," ha detto, "sarà l’ultimo investimento", aggiungendo che è "assurdo dire che Fiat vive alle spalle dello Stato". Alla presentazione del restyling Ducato, Marchionne ha spiegato che "Continuiamo a credere e a investire in Italia" e che la politica di investimenti intrapresi per Sevel in Val di Sangro nel rilancio di Ducato andrà avanti, grazie alla azione combinata di Fiat-Chrysler con Peugeot-Citroen condotta nei prossimi cinque anni. Ma ha attaccato duramente la recente sentenza della corte che ha stabilito "l’incostituzionalità dell’esclusione dei sindacati non firmatari", criticando anche il mancato appuntamento della presidente della Camera, Boldrini, alla presentazione in Val Di Sangro. E alla Fiom ha detto: "Noi della Fiat siamo più che disposti incontrare la Fiom, tenendo per acquisito che non si possono rinegoziare accordi gia firmati, nella speranza che anche loro riconoscano che si puo lavorare insieme per rilanciare il Paese". In Abruzzo, il presidente Chiodi ha affermato che "La Regione Abruzzo e’ pronta a fare la sua parte nel processo di investimento che il Gruppo Fiat vuole avviare per la Sevel di Atessa".