Figli a coppie omosessuali? Le contraddizioni di Pizzarotti
07 Gennaio 2019
Il sindaco di Parma, l’ex pentastellato Federico Pizzarotti, ha con grande enfasi annunciato nei giorni scorsi di aver ordinato di iscrivere all’anagrafe del comune come figli di coppie omogenitoriali bambini ottenuti direttamente o indirettamente da due uomini o da due donne in nome del prevalere dell’amore e dei diritti dei bambini.
L’onorevole Carlo Giovanardi, in una conferenza stampa a Parma ha contestato le motivazioni giuridiche del sindaco ricordando che nel nostro ordinamento i bambini sono pienamente tutelati in qualunque modo vengano generati mentre secondo la nostra Costituzione famiglia è quella composta da un uomo e da una donna mentre le Unioni Civili sono inquadrate nelle “formazioni sociali” di cui all’art 2 della Costituzione mentre ricorrere all’utero in affitto è delitto penalmente perseguibile.
Il sindaco non si è limitato a difendere la sua scelta, ma ha polemizzato duramente con il vescovo di Parma monsignor Solmi, che ha difeso la concezione cristiana della famiglia in occasione del Natale, e soprattutto con Don Rossolini che ha ironicamente rilevato che in nome dell’amore si può avallare ogni tipo di perversione. Apriti cielo: don Rossolini è stato immediatamente accusato di aver offeso le coppie omosessuali con questa affermazione. Forse però il signor sindaco dimentica che fu proprio il suo ex collega di partito onorevole Carlo Sibilia, attualmente sottosegretario agli interni del governo giallo-verde a pubblicare sul blog di Grillo la proposta che il matrimonio si potesse celebrare tra uomini e donne, tra due donne, tra due uomini, tra più uomini e donne, e tra esseri umani e specie diverse.