Figli e figliastri, quel Nord senza reddito di cittadinanza

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Figli e figliastri, quel Nord senza reddito di cittadinanza

Figli e figliastri, quel Nord senza reddito di cittadinanza

18 Ottobre 2022

Il reddito di cittadinanza così com’è non funziona. Lo dicono i dati.

Con il meccanismo attualmente in vigore, vengono escluse dal provvedimento proprio quelle fasce sociali che si pensava di tutelare.

I poveri assoluti: stranieri, famiglie numerose, cittadini del Nord Italia.

Altri 8 miliardi buttati nel 2o22

Dal 2019, il reddito di cittadinanza è costato la bellezza di 25 miliardi di euro.

Quest’anno è già costato 5,3 miliardi di euro. Spenderemo per un provvedimento che non funziona fino a 8 miliardi di euro entro Natale.

Hanno percepito il reddito di cittadinanza 2 milioni e mezzo di persone per un importo medio di 549 euro a livello nazionale.

Soprattutto, il reddito di cittadinanza non funziona come strumento per le politiche attive del lavoro.

Riformare le politiche attive

Alla fine del 2021, i beneficiari del Rdc attivi per il lavoro erano più di un milione ma solo il 20 per cento aveva trovato una occupazione.

Su 2,2 milioni di percettori del reddito e della pensione di cittadinanza, la gran parte, 1,7 milioni si trovano nel Sud e nelle isole.

I dati della Caritas mostrano inoltre che il reddito non ha protetto le famiglie, in particolare quelle più numerose.

Ancora una volta la considerazione da fare è che non bisogna escludere a priori strumenti di sostegno al reddito per i poveri assoluti e chi non può lavorare.

Ma vanno distinte queste categorie da chi preferisce restare a casa senza lavorare. Riformando il sistema dei centri per l’impiego e finanziando la formazione professionale sulla base dei risultati raggiunti e non a obiettivi.

Un provvedimento ideologico

È chiaro ormai che il reddito di cittadinanza è stato usato dalle forze politiche che hanno governato il Paese negli ultimi anni come un provvedimento bandiera.

In modo ideologico, clientelare, elettoralistico. In particolare nel Mezzogiorno dove il movimento 5 Stelle ha tenuto botta il 25 Settembre scorso.

Per non dire, in conclusione, delle truffe con falsi percettori del reddito di cittadinanza. Denaro letteralmente rubato a chi lavora e paga regolarmente le tasse. Gli ultimi casi a Roma e a Napoli.

Una rapina di denaro pubblico contrastata dalle forze dell’ordine che dovrebbe far riflettere sull’utilizzo che è stato fatto di questo provvedimento.