Figli perfetti… per la galera
16 Aprile 2010
Mario sarebbe potuto nascere affetto da una malattia ereditaria. Ma, grazie ai risultati di una ricerca condotta dall’università di Newcastle, la scienza è riuscita a risolvere il problema alla radice. Le sperimentazioni scientifiche, infatti, sono riuscite a produrre embrioni umani con il Dna di tre persone, due madri e un padre, per prevenire la trasmissione di malattie. L’équipe del professore Doug Turnbull ha eliminato i mitocondri (i generatori dell’energia della cellula) difettosi dei genitori trasferendo il loro Dna ripulito in un ovocita sano fornito da una donatrice. Ed è stato un successo.
Oggi Mario ha quattordici anni, tre genitori biologici, una madre e un padre divorziati, un patrigno legalmente riconosciuto, una nuova fidanzata/amica per papà e due fratellastri, il primo nato dal secondo matrimonio della madre, il secondo da una relazione del padre precedente la sua stessa nascita. Passa quasi tutto il suo tempo tra la scuola e le mura domestiche, ma di fronte al computer e senza che nessuno gli imponga dei limiti o delle regole, e quando esce nessun orario e nessun controllo. I genitori sono troppo impegnati altrove per farsene un problema.
Mario è un ragazzo sano, sanissimo che però appartiene a quella schiera di ragazzini che a undici anni si fanno gli spinelli e a quattordici si prendono la prima sonora sbornia. Che di fronte allo schermo del computer scambiano come se fosse una cosa normale stupefacenti e alcol per pane e nutella. Di quelli che si rivedono i video su youtube mentre insieme ad altri pesta un ragazzino più piccolo, che vanno in giro a minacciare le ragazzine in cambio di prestazioni sessuali o magari, al meglio che possa accadere, sfregiano le macchine sotto casa solo per passare il tempo.
Certo, stiamo descrivendo una situazione portata al parossismo. Mario non esiste. Ma la storia di questo quattordicenne, che non è vera ma in un futuro non troppo lontano potrebbe esserlo, lascia molti spazi alla riflessione. Da anni si fanno battaglie ideologiche per garantire il diritto di un padre e di una madre di mettere al mondo figli sani, figli perfetti, magari quanto più simili ai belli e famosi di Hollywood, selezionando un donatore ad hoc. Figli biologici a tutti i costi, possibilmente senza malattie, o con delle caratteristiche fisiche che non creerebbero alcun imbarazzo o impedimento a genitori molto esigenti o impegnati. E da anni poi si tornano a leggere storie di padri e madri assenti, figli dimenticati, bulli, sballati, disorientati che stanno trasformando un disadattamento marginale in una piaga sociale. Divaricando sempre più e in misura sempre più pericolosa quanto grande sia la differenza tra mettere al mondo un figlio normale e crescerlo nella normalità. Mentre ancora una volta torniamo a chiederci che cosa sia davvero la normalità.