Filippine. Abu Sayyaf minaccia ancora di decapitare gli ostaggi

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Filippine. Abu Sayyaf minaccia ancora di decapitare gli ostaggi

04 Aprile 2009

Abu Sayyaf minaccia ancora una volta di decapitare i due volontari della Croce Rossa, l’italiano Eugenio Vagni e lo svizzero Andreas Notter che tiene in ostaggio da 78 giorni nell’isola di Jolo, nel sud delle Filippine. Lo ha reso noto oggi Richard Gordon, il presidente della Croce Rossa delle Filippine, spiegando che nell’ultimo contatto telefonico con i militanti islamici, avvenuto ieri, sono state ripetute le minacce.

Giovedì scorso i militanti hanno liberato il terzo ostaggio, la filippina Mary Jean Lacaba. Da ieri le forze governative hanno ripreso le loro posizioni nell’isola, chiudendo di nuovo l’assedio intorno ai ribelli islamici che hanno chiesto, come condizione per il rilascio, il ritiro dei militari da gran parte di Jolo.

Il gruppo responsabile del rapimento ha preso il suo nome dall’estremista islamico afghano Abu Sayyaf, i cui campi di addestramento hanno ospitato negli anni scorsi numerosi musulmani filippini.

Oggi si ritiene che Abu Sayyaf abbia stretti collegamenti con gli estremisti di Al Qaeda e dei Talebani afghani. Ieri il ministro dell’interno delle Filippine, Ronaldo Pugno, ha sostenuto che gli ostaggi "verranno presto liberati".